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24 Ottobre 2022 - 09:06
NAPOLI. Nonostante la sfilza di arresti messa a segno negli ultimi mesi, la faida di Pianura non accenna a placarsi. Epicentro della guerra che due anni vede contrapporsi i clan Esposito-Marsicano-Calone e Carillo-Perfetto si conferma ancora una volta via Torricelli, dove all’alba di ieri è esploso un ordigno artigianale. Le indagini sul caso sono condotte dai carabinieri e sembrano aver imboccato già una direzione ben precisa, almeno per quanto riguarda l’obiettivo dell’intimidazione.
La bomba è stata infatti piazzata davanti l’abitazione del 21enne Giuseppe Cioffi, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari per una vicenda di droga, e molto conosciuto in zona per la sua parentela con il capozona Rosario Iorio, di cui è nipote, e con il babyras Emanuele Marsicano, di cui è nipote. L’ordigno è stato fatto esplodere intorno alle cinque di ieri mattina in via Evangelista Torricelli, nel quartiere Pianura, non lontano dal portone di ingresso del civico 372.
La detonazione non ha fortunatamente causato danni a cose o feriti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Bagnoli, che indagano sull’accaduto. Ventiquattro ore prima un altro ordigno era stato fatto esplodere da ignoti in un diverso quartiere della zona occidentale della città, in via Diocleziano, all’esterno del negozio di telefonia di Salvatore Giannelli, fratello del ras detenuto Alessandro Giannelli.
Tra i due episodi non ci sarebbero però collegamenti, in quanto il raid di Cavalleggeri d’Aosta sarebbe maturato nell’ambito dello scontro tra i Giannelli e gli Esposito di Bagnoli. Dietro l’attentato di Pianura potrebbe invece celarsi ancora una volta la mano dei reduci del cartello CarilloPerfetto, egemone proprio in via Torricelli e considerato dagli investigatori antimafia l’erede criminale del clan Pesce-Marfella.
Due anni fa Cioffi, presunto destinatario dell’intimidazione della scorsa notte, venne arrestato nel corso di un’operazione antidroga messa a segno nella piazza di spaccio gestita dal ras Carlo Esposito. Il giovane pusher in seguito ha ottenuto i domiciliari, misura restrittiva alla quale si trova ancora adesso sottoposto. Nonostante ciò il 21enne potrebbe aver continuato a infastidire più di qualche malavitoso nella zona.
Non a caso Cioffi lo scorso 19 agosto subì un raid intimidatorio, con ignoti che esplosero diversi colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione dove risiede il giovane. Alla base della nuova escalation ci sarebbero questioni relative al controllo dello spaccio di droga e alla mancata quota pagata per esercitare l’attività “senza problemi”. Gli investigatori sperano adesso di riuscire a risalire agli autori dell’attentato, ma le indagini restano al momento in salita. Nessun testimone sembra infatti aver assistito alla scena e l’unica speranza è che qualche telecamera di sicurezza possa aver inquadrato il passaggio del commando. I residenti di via Torricelli denunciano da settimane la recrudescenza dello scontro tra i due clan, con sparatorie e ordigni che vengono piazzati ormai quasi tutti i giorni.
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