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Monte Pendolo, sabato la benedizione e l'illuminazione della Croce che sarà visibile da Napoli

Monte Pendolo, sabato la benedizione e l'illuminazione della Croce che sarà visibile da Napoli

L’arcivescovo Francesco Alfano guiderà una processione sulla collina di Pimonte e qui benedirà l’installazione che è terza della storia locale

PIMONTE. Gli abitanti della pianura e della costa ai piedi del Monte Pendolo - una delle colline della catena dei Lattari - sono in attesa che le luci accendano la “Terza Croce” piantata nelle scorse settimane quale manifestazione di fede e di devozione cristiana che da 122 anni fa sollevare gli occhi sul poggio alto 618 metri. La Prima Croce fu innalzata sulla cima del Monte Pendolo nel 1900, la seconda ne prese il posto nel 1962 e, dopo 60 anni, sabato prossimo, l’arcivescovo di Sorrento Castellammare di Stabia, monsignor Francesco Alfano, insieme con tutti i parroci del comune di Pimonte, benedirà la Terza croce in ferro: 12 metri di altezza e 6 di larghezza, più alta e più pesante della precedente e, per giunta illuminata in tutta la sua estensione da 700 Watt di potenza. Sarà perciò visibile fino alle isole dell’arcipelago campano e nel basso Lazio. I fedeli sono in fermento, perché la sottoscrizione per mettere insieme il fondo con cui disinstallare la precedente croce, fondere il ferro della stessa per ridarle consistenza e forma, era iniziata prima della pandemia. Motore della sensibilizzazione delle popolazioni ai piedi di Pimonte è stato un medico, Carmine Amodio, che si è trovato affianco la famiglia Taddeo di Castellammare di Stabia, autori della seconda croce. «Sono stati mossi da immediato entusiasmo - racconta il dottor Amodio - Hanno detto che, come nel 1962 la propria famiglia volle essere autrice della Seconda Croce, allo stesso modo avrebbero con la loro impresa restituito alle città la luce della speranza rappresentata dalla croce sul Monte Pendolo». Due anni ci sono voluti per la raccolta di fondi (50mila euro) e circa tre mesi per lavorare il ferro e riportare il manufatto sulla collina, assicurandolo a una base molto più robusta e ampia della precedente. Sabato pomeriggio, alle ore 14,30, i fedeli si raduneranno intorno al Vescovo Alfano nella piazza di Pimonte e alle 15 si incammineranno in processione verso la croce. Una celebrazione eucaristica precederà la benedizione del sito e, finalmente, in serata, la Terza Croce sarà illuminata e visibile anche da Napoli perché l’lluminazione profilerà l’intera installazione. Le prove dell'accensione (nella foto) hanno già emozionato tantissimi cittadini che si sono accorti di come risplendesse Monte Pendolo. È successo per alcune sere, per pochi minuti e poi di nuovo il buio, com'era prima. Perché la croce in cima alla collina fu illuminata in passato, ma per breve periodo.

LA STORIA E I DATI. Della prima croce, Libero Ricercatore racconta: “La mattina della domenica 30 maggio 1900, a chiusura del mese dedicato alla Madonna, il Vescovo della Diocesi, Mons. Michele De Iorio, salì sul monte a dorso di mulo, e benedisse il sacro simbolo”. La nuova Croce fu installata nel pomeriggio del 6 ottobre 1962 e il Vescovo Mons. Agostino D’Arco, fu “aviotrasportato”sulla spianata per celebrare la Messa e infine benedire la Croce, costata circa 3 milioni di lire, e innalzata a ricordo del Concilio Vaticano II. Misurava 10 metri di altezza e 5 metri di larghezza di bracci. “Essa fu costruita a Castellammare, nell’officina artigiana del sig. Taddeo Vuolo, di Pimonte”.

«La nuova croce - spiega il dottor Amodio - è più alta di 2 metri ed è più larga di un metro. Pesa 19,50 quintali. Per illuminarla tutta sono stati necessari 72 metri lineari di led». In questo periodo di crisi energetica la bolletta che si prevede avrà un costo sostenuto, «che al momento mi accollo io» rivela il medico dio Pimonte, che durante la sua esperienza di promotore della nuova installazione è stato molto aiutato dal sacerdote don Vincenzo Donnarumma.

Per alimentare l’illuminazione della croce è stato installato un “subcontatore” collegato all’impianto privato dell’abitazione più vicina. Infine, sulla spianata panoramicissima, Amodio ha voluto aggiungere anche una panchina “per gli innamorati”. Accanto, ha apposto un cartello che invita le coppie a donarsi un bacio. «Da quando è stata sollevata questa croce - afferma Amodio - c’è un viavai di curiosi che non si era mai visto prima».

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