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27 Ottobre 2022 - 08:39
Era ricercato da aprile: sorpreso mentre saliva in taxi al corso Vittorio Emanuele. Era stato condannato a 2 anni per 7 rapine a Parigi
Era latitante da aprile scorso, ma senza muoversi da Napoli secondo i carabinieri. Eppure, nonostante tutte le precauzioni possibili Francesco Percich, il più piccolo dei fratelli di malavita dei Quartieri Spagnoli legato ai Mazzarella, è finito nella rete degli investigatori dell’Arma. Merito del web patrolling, l’analisi dell’intreccio dei dati provenienti dal web. Qualcosa di utile alle ricerche è emerso e l’altro ieri sera il 30enne di Montecalvario è stato bloccato mentre saliva su un taxi in corso Vittorio Emanuele. Deve scontare il residuo di pena su una condanna a 2 anni di reclusione per 7 rapine in altrettante gioiellerie commesse a Parigi nel 2016.
SCOPERTO CON UNA TRACCIA SUI SOCIAL. Francesco Percich (fratello di Salvatore e Carmine) era da solo quand’è scattata l’operazione che lo ha portato in carcere. Nei mesi di latitanza i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale si sono accorti che era molto accorto, tanto da sembrare un fantasma pur essendo certi gli uomini della legge che si trovasse in città. Accuratamente evitava incontri con i familiari, anch’essi residenti a Napoli, né si muoveva con la luce per le strade. Ma oggi è impossibile, o quasi, vivere senza i social o senza compiere movimenti bancari o finanziari. Per cui una traccia è stata scoperta nei giorni scorsi, utile per la cattura del 30enne.
I COLPI ALLE GIOIELLERIE DI PARIGI. I carabinieri hanno notificato a Francesco Percich un provvedimento emesso dalla Corte d’appello di Napoli, conseguenza di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria francese che lo aveva ritenuto colpevole di 7 rapine a Parigi: orologi di lusso gli obiettivi dei colpi per un bottino complessivo di circa 150mila euro. Per quei reati il 30enne era stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ma le sue continue violazioni segnalate dai carabinieri portarono ad aprile scorso all’ordine di carcerazione eseguito l’altro ieri.
I PRECEDENTI ARRESTI DELLA FAMIGLIA. A febbraio scorso c’era stato il precedente arresto di Percich junior. Quella volta furono i poliziotti del commissariato Montecalvario a controllarlo e a bloccarlo in via Pessina mentre procedeva in sella a uno scooter, accertando che era destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità francesi il 10 dicembre 2021. Anni prima erano stati i poliziotti del commissariato San Ferdinando (con il commissario Giardiello) a sorprenderlo insieme a un cugino. Tra le vecchie conoscenze delle forze dell’ordine ci sono pure i fratelli, Carmine e Salvatore Percich. Nel lontano 2003 quest’ultimo (notato in passato qualche volta in compagnia di Ciro Mazzarella, figlio del boss Gennaro) non fece in tempo a disfarsi di una pistola con il colpo in canna e finì in manette in via Giacomo Savarese. Non era solo secondo gli investigatori, ma stava coprendo le spalle ad altri: presumibilmente però era l’unico armato di una “comitiva” e la “Beretta” non gli serviva per offendere, ma come eventuale difesa. Il che fece ipotizzare a una sorta di summit in strada e al pericolo di incursioni di nemici di camorra.
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