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Pensionato morto, arrestata anche la compagna di Ioia

Pensionato morto, arrestata anche la compagna di Ioia

NAPOLI. Il cerchio intorno ai 2 protagonisti della tragica vicenda dell’82enne Antonio Spinetti si è chiuso l’altro ieri sera, quando a Forcella è stata arrestata anche Raffaella Cedola, presunta complice di Francesco Ioia, già in manette dal 21 ottobre scorso. Entrambi sono accusati, oltre che di concorso in furto pluriaggravato, anche e soprattutto di morte come conseguenza di altro reato. L’anziano pensionato infatti, accorgendosi del furto, si è agitato e si è sentito male fino a non respirare più in via Taddeo da Sessa.

Era passato un po’ di tempo tra il momento del trucco usato per ripulire l’abitacolo della macchina dell’uomo e il decesso: minuti, circa una ventina, che sicuramente saranno l’argomento centrale del prosieguo dell’inchiesta e dell’eventuale giudizio. Nel frattempo va precisato che gli indagati devono essere ritenuti innocenti fino alla condanna definitiva, se ci sarà. Il caso è stato risolto grazie alle indagini svolte con rapidità dai Falchi dalla Squadra mobile della questura (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore Giuseppe Fusco). Attraverso le immagini, lo studio dei profili social e la testimonianza indiretta della moglie della vittima gli investigatori sono risaliti a Francesco Ioia, 46enne di Forcella con precedenti specifici, e a “Lella” Cedola”, 45enne dello stesso quartiere, incensurata.

I 2 da alcuni mesi stanno insieme e lo erano anche il 19 ottobre scorso in piazza Principe di Piemonte, quando le immagini della video sorveglianza li hanno immortalati. Quel giorno, all’ora di pranzo, un uomo e una donna in sella a uno scooter, dopo che con un pretesto avevano indotto a fermarsi un anziano che in compagnia della moglie stava viaggiando a bordo della propria autovettura, un’Opel Agila, si erano resi responsabili del furto pluriaggravato delle borse dei due malcapitati. Antonio Spinetti, dopo aver compiuto una commissione con la moglie, si era accorto di un pneumatico forato e aveva chiesto aiuto alla coppia apparsa subito gentile e disponibile. Non è chiaro se sempre loro, o uno di essi, avesse bucato la gomma o nella vicenda centra una terza persona.

Di sicuro era tutto organizzato. Il 21 scorso sera i poliziotti della sezione Falchi della Squadra mobile della questura hanno posto in stato di fermo per furto pluriaggravato il 46 enne, già conosciuto per precedenti specifici di polizia. Sarebbe stato lui, insieme con una donna di 45enne anch’ella di Forcella, nel primo pomeriggio di mercoledì in piazza Principe Umberto a rubare borsello e borsa di una coppia di ultraottantenni.

Antonio Spinetti, poco dopo il furto, ha accusato un malore ed è morto in via Taddeo Da Sessa. Per gli inquirenti sarà importante stabilire il rapporto tra causa ed effetto: altrimenti per un semplice furto, l’indagato sarà presto scarcerato. I poliziotti hanno identificato i presunti responsabili attraverso l’acquisizione e l’analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza e dei sistemi cattura-targhe presenti in zona, nonché attraverso lo studio dei profili social del 45enne e della complice.

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