Frattaminore, blitz notturno nel Municipio e dai vigili: rubate le pistole

FRATTAMINORE. Raid al Comune l’altra notte, verso le 2. Rubate pistole e carte d’identità. Ignoti sono penetrati all’interno del municipio, attraverso l’area attigua, dove una volta c’era la scuola elementare poi abbattuta per fare spazio ad un parco verde. Hanno scavalcato il muro di cinta. Una volta all’interno si sono diretti verso l’ufficio anagrafe con l’obiettivo preciso di arrivare alla cassaforte dove erano custodite le carte di identità. Ma anche i soldi. Misero per il bottino economico.

Solo 6 le tessere che hanno potuto rubare e qualche centinaio di euro. Poi i banditi si sono recati presso il comando della polizia locale, che si trova nell’area retrostante il municipio. E qui, indisturbati, lontani da eventuali occhi indiscreti, con tutta calma, hanno forzato la porta blindato della cassaforte che custodiva le armi in dotazione agli agenti del corpo di polizia municipale portandole via.

Solo la mattina il furto è stato scoperto e sono stati allertati i carabinieri della stazione di Frattamaggiore guidata dal comandante Marcello Montinaro, il capitano della compagnia di Caivano Antonio Cavallo e vista la natura del furto, i militari del nucleo di Castelcisterna. In pochi minuti il palazzo del comune ha registrato un pullulare di divise. Nessuno si sbilancia, i militari non parlano, l’amministrazione segue le indicazioni delle forze dell’ordine di non rivelare particolari che potrebbero compromettere le indagini. Probabilmente nella cassaforte erano custodite le pistole di ordinanza dei 6 vigili in servizio, oltre quelle degli operatori andati in pensione per raggiunti limiti di età.

Ad un semplice conto, i malviventi potrebbero aver rubato una decina di pistole. L’obiettivo non lascia dubbi sugli autori, legati certamente alla criminalità organizzata; infatti, carte de identità e pistole potrebbero essere utilizzate per attività criminose. Le telecamere? Le telecamere ci sono ma sono di vecchia generazione, che non possono essere utilizzate di notte, e peraltro secondo quando trapela, gli autori del raid avrebbero avuto il volto coperto da passamontagna. Tutti particolari che non scoraggiano i carabinieri che sono fiduciosi sull’esito delle indagini.