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Boom di turisti a Napoli: centro sold out, si “guarda” alle periferie

Boom di turisti a Napoli: centro sold out, si “guarda” alle periferie

NAPOLI. Il Centro è sold-out. Trovare una camera libera in un albergo qualsiasi o in un B&B è praticamente impossibile. Sui Quartieri Spagnoli le abitazioni trasformate in stanze per turisti sono spuntate come i funghi. Così i napoletani hanno fatto di necessità virtù e adesso, se si vuole trascorrere qualche giorno a Napoli, in questo periodo bisogna accontentarsi del Vomero, di Fuorigrotta e comunque di un quartiere non «in voga», ha sintetizzato Michela Borzetti, host. «I numeri sono davvero imponenti e devo anche dire che stanno aumentando, anche se molto gradualmente, i pernotti. Adesso siamo su una media di tre notti».

Così il turista non si ferma solo al centro storico, ma sta scegliendo anche Capodimonte, Città della Scienza e dunque Bagnoli. «Ieri era affolalto non solo il Lungomare - detto Michela Borzetti - Via Toledo, per esempio, era strapiena di turisti che si fermavano nei negozi. In galleria non potevi sederti a un bar perchè non c’era un solo tavolino libero. Insomma possiamo ritenerci soddisfatti anche noi “piccoli” imprenditori».

Secondo la Sezione Turismo di Unione Industriali Napoli, siamo al 15% di presenze in più rispetto all’inizio di novembre 2019, quindi pre-covid e le aspettative per i flussi futuri sono ottime. Ma attenzione, dicono gli operatori turistici, aumentare i prezzi per il problema del caro energia può essere un boomerang. Mimmo Esposito, operatore turistico pone proprio l’accento su questo: «Napoli viene scelta anche per la convenienza delle strutture, dei ristoranti e della spesa in genere. Se non manteniamo questi parametri, il viaggiatore sceglierà altro. Non ci dimentichiamo che si offrono settimane a Sharm a 600 euro volo e albergo compreso, oppure a 400 euro alle Canarie».

In media, a Napoli, una camera costa 90 euro a notte e arriva fino a trecento euro. Ma qualcosa si trova anche a 50-60 euro a notte nei B&B non centrali. I posti letto sono ancora proporzionati all’offerta, ma siamo quasi al limite e, mette in guardia Agostino Ingenito, presidente Abbac, «per Natale potremmo avere qualche problema se non ci adeguiamo e ci attrezziamo adesso che siamo in tempo».

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