Cerca

Vìola l’affidamento in prova, arrestato il ras del Mercato

Vìola l’affidamento in prova, arrestato il ras del Mercato

Guido Papi, narcotrafficante vicino ai Giuliano, ritorna dietro le sbarre

A marzo 2019 era stato “pizzicato” con oltre duecento grammi di cocaina pronti a essere piazzati al dettaglio. Incassata in seguito una condanna a cinque anni, aveva però ottenuto una “seconda possibilità”: l’affidamento in prova, svolgendo la mansione di custode in un’autorimessa del Vomero. Guido Papi, 54enne ras di Porta Nolana, non ha però rigato dritto e adesso l’autorità giudiziaria ha deciso di presentargli il conto. Il narcos si è infatti visto revocare il beneficio ed è stato rispedito in carcere, dove continuerà a scontare la pena rimediata per spaccio. Quello di Papi è da tempo un volto noto della cronaca locale. In passato aveva scontato quindici anni di reclusione per droga e nel 2017 era finito nuovamente sotto i riflettori della Procura per il suo presunto coinvolgimento in un maxi-traffico di stupefacenti tra il Sud America e l’Italia. L’ultima tegola era arrivata nel marzo 2019, quando la polizia è piombata nella sua abitazione, scovando 216 grammi di “neve” pronti a essere venduti. Per questa vicenda Papi - esponente di punta della famiglia di mala storicamene legata ai Giuliano-De Tommaso di Forcella - stava scontando una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione e 30mila euro di multa Lo scorso anno il magistrato di sorveglianza, accogliendo l’istanza dell’avvocato difensore Luigi Poziello, gli aveva concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali, consentendo al narcos la possibilità di scontare la pena lavorando presso un garage di via Tasso e presso la sua abitazione di vico Gabella della Farina. Lo stesso magistrato di Sorveglianza, a distanza di un anno, gli ha però revocato la misura alternativa, disponendo che il 54enne faccia ritorno in carcere, per aver violato ripetutamente le prescrizioni. La polizia ha infatti accertato che Papi, in più occasioni, si sarebbe assentato dal lavoro, presentando tra l’altro solo in seguito i certificati medici per giustificare la propria assenza: certificati che tra l’altro non sono mai stati inoltrati all’Ufficio del giudice di Sorveglianza. Da qui la decisione del tribunale di revocare la misura alternativa. Ad arrestare Guido Papi sono stati così nuovamente i poliziotti del commissariato Vicaria-Mercato, da sempre molto attenti alle mosse del capopiazza attivo nella zona di Porta Nolana. Guido Papi era stato tratto in arresto a fine marzo 2019, quando fu sorpreso all’interno della sua abitazione mentre era intanto a spacciare cocaina in compagnia di un minorenne. Aveva con sé oltre 770 dosi di sostanza stupefacente, dal peso complessivo di oltre 210 grammi. In seguito, come evidenziato dal difensore Poziello, il magistrato di Sorveglianza ha tenuto conto del percorso di rieducazione tenuto dal narcos nella casa di reclusione di Aversa, dove si trovava detenuto, concedendogli così l’affidamento in prova ai servizi sociali. Un’occasione che il narcos di vico Gabella della Farina ha però sprecato. I Papi, storicamente legati ai Giuliano di Forcella, rappresentano ancora oggi uno dei gruppi criminalmente più attivi nella zona del Mercato.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori