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Ugo Russo, per i pm fu omicidio volontario

Ugo Russo, per i pm fu omicidio volontario

Processo dietro l’angolo per il carabiniere che quasi tre anni fa ha ucciso ha colpi di pistola il minorenne Ugo Russo

Processo dietro l’angolo per il carabiniere che quasi tre anni fa ha ucciso ha colpi di pistola il minorenne Ugo Russo. Si sono infatti concluse le indagini sul militare Christian Brescia, che la notte tra il 29 febbraio e il primo marzo 2020, a Santa Lucia ha sparato - uccidendolo - al 15enne rapinatore Ugo Russo, morto sul colpo. Il militare dell’arma venne sorpreso da Ugo, che impugnava una pistola poi rivelatasi una replica, mentre era in auto con la fidanzata. Insieme a un complice aveva puntato l’orologio del miltiare che ha reagito sparando. Secondo quanto emerso dalla perizia balistica, il militare avrebbe esploso prima due colpi (uno dei quali ha raggiunto la vittima alla spalla) e, dopo una pausa, altri due, tra cui quello fatale al capo. Russo rimase a terra, esanime mentre il complice riuscì a scappare. Il carabiniere, in servizio in una località del Nord Italia, rischia ora un processo per omicidio volontario che si annuncia quasi esclusivamente tecnico. Il reato contestato è tra l’altro aggravato da tre circostanze: aver approfittato di circostanze di tempo e luogo tali da ostacolare la privata difesa, aver commesso il fatto con l’abuso di poteri e violazione dei doveri inerenti la pubblica funzione e il pubblico servizio, e aver commesso il fatto in danno di un minore di diciotto anni. I legali del carabiniere, attraverso la perizia di due esperti che hanno passato al setaccio le risultanze della consulenza balistica, ritengono però di essere giunti a conclusioni diametralmente opposte rispetto a quelle formulate dagli inquirenti. Nel corso di questi anni più volte i familiari di Ugo Russo, rappresentati dall’avvocato Giovanni Fusco, hanno chiesto «verità e giustizia», un’istanza avanzata anche da Zerocalcare. Nei Quartieri Spagnoli, dove il 15enne viveva con la sua famiglia, venne anche realizzato un murales per ricordare Ugo, la cui rimozione è stata sospesa in attesa dell’esito di un procedimento giudiziario. «Abbiamo sopportato il dolore della perdita di Ugo insieme a pressioni e insulti di ogni tipo perché continuiamo a chiedere giustizia e verità: per la mia famiglia, per mia moglie e i miei altri figli, sono stati e sono anni difficilissimi». è il commento di Enzo Russo, padre di Ugo Russo.

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