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04 Novembre 2022 - 08:54
Fuga finita per Christian Mattarello e Simone Viola
NAPOLI. Fuga finita per i baby-specialisti della truffa. Accusati di aver raggirato l’estate scorsa un’anziana donna in provincia di L’Aquila, portandole via la bellezza di 3mila euro, ieri mattina Christian Mattarello e Simone Viola, entrambi 18enni, il primo residente a calata Capodichino, il secondo originario di Caserta ma residente ai Ponti Rossi, si sono visti notificare un provvedimento cautelare che ha previsto per loro l’obbligo di dimora nel comune di Napoli.
I due indagati, assistiti dagli avvocati Luigi Poziello ed Emilio Coppola, saranno sottoposti oggi all’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari. Sebbene i due giovani napoletani siano fin qui riusciti a limitare i danni sotto il profilo cautelare, l’accusa di cui devono rispondere è piuttosto consistente. Il colpo che li ha portati a finire nel mirino della Procura aquilana risale al 9 agosto scorso, quando, dopo aver noleggiato una Fiat “500” a Napoli, Mattarello e Viola si sono diretti alla volta dell’Abruzzo.
La truffa si è poi materialmente consumata nel comune di San Demetrio e ha visto la coppia di giovani malviventi ricorrere all’ormai classico raggiro del “finto carabiniere”, con tanto di “finto incidente”. Mattarello, in particolare, spacciandosi per un maresciallo dell’Arma avrebbe contattato telefonicamente Angelina Sicoli, informandola che il figlio, che in quel momento si trovava all’estero, aveva causato un sinistro stradale e ferito gravemente un bimbo.
A titolo di cauzione e di risarcimento, la donna avrebbe quindi dovuto consegnare a un “avvocato” la somma di 7mila euro. Denaro che, però, la donna non aveva in quel momento con sé. La vittima designata, seduta stante, ha quindi dato ai due giovani aguzzini una prima tranche di 1.000 euro e poco dopo, recatasi all’ufficio postale per effettuare un prelievo di contanti, altri 2.000 euro. Incassato il bottino, i truffatori si sono quindi dileguati facendo perdere ogni traccia di sé.
O almeno così credevano. Il giorno seguente, infatti, la donna ha sporto denuncia ai carabinieri e subito sono scattate le indagini. I militari, dopo aver appreso quanto avvenuto all’anziana, sono riusciti a risalire agli autori della truffa grazie a una serie di chirurgici accertamenti. I dati emersi dalle investigazioni effettuate sull’auto utilizzata dai due giovani, che era stata noleggiata la mattina in cui è stato commesso il reato, incrociati con quelli dei telefonini usati, le cui schede erano intestate fittiziamente a terze persone, hanno permesso di accertare che i lestofanti quel giorno si trovavano proprio a San Demetrio.
La conferma è poi arrivata anche dalla vittima che, interrogata nuovamente dai carabinieri, ha riconosciuto Mattarello e Viola come i responsabili del raggiro. I due diciottenni sono attesi questa mattina davanti al gip per essere sottoposti all’interrogatorio di garanzia. Il cerchio delle indagini potrebbe comunque non essere ancora del tutto chiuso. Gli inquirenti ipotizzano infatti che i due 18enne di San Carlo Arena possano essersi resi protagonisti anche di altri analoghi colpi avvenuti in zona l’estate scorsa. Per il momento i due hanno però evitato l’arresto.
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