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05 Novembre 2022 - 09:43
Ecco perchè in zona sono quasi scomparse le “stese”: così le attività illecite hanno ripreso a fiorire
NAPOLI. Un accordo spartitorio, limitato a Forcella. Lo avrebbero stretto i Mazzarella, ormai il clan più forte nel centro di Napoli, e i nuovi Giuliano indeboliti ma non sconfitti dopo il pentimento del giovane ras Salvatore Giuliano “o’ russ”. Ecco perché in zona sono quasi scomparse le “stese” e senza la luce dei riflettori le attività illecite hanno ripreso a fiorire. Gli investigatori ne sono convinti al punto di non riuscire a ad avere certezze su quale gruppo malavitoso avesse la disponibilità delle armi e droga sequestrate martedì scorso.
Vico Croce a Sant’Agostino infatti è una delle strade in cui meno marcato è il controllo degli uomini dell’uno e dell’altro fronte. Il discorso è diverso per altre zone del centro cittadino. Per esempio, i Mazzarella hanno riacquistato il controllo del mercato della droga e delle attività estorsive in particolare alla Maddalena, prospiciente a Forcella ma storicamente staccata da un punto di vista della criminalità organizzata. Così come è successo nel quartiere Mercato, nell’area dei Decumani e, attraverso i gruppi PapiIafulli e Buonerba, a Porta Capuana e Porta Nolana.
Inoltre, secondo gli investigatori l’influenza del clan fondato dai 3 fratelli boss (Ciro, Gennaro e Vincenzo) si è estesa poi al Pallonetto di Santa Lucia (dopo gli arresti che hanno inferto un duro colpo agli Elia) e alle Case Nuove, dove opererebbe anche il gruppo Caldarelli. Al clan Mazzarella, si legge nell’ultima relazione della Dia, sono riconducibili i Buonerba, i PerezIodice e i Ferraiuolo, i Caldarelli, i Sequino del quartiere Sanità; i D’Amico e i Luongo di San Giorgio a Cremano. Dal canto loro i nuovi Giuliano sarebbero alleati dei Saltalamacchia dei Quartieri Spagnoli, altra zona in perenne fibrillazione attraversata però anche da fasi di tregua nel 2022. L’ultima operazione di rilievo a Forcella risala martedì scorso.
Droga e armi in una zona appannaggio sia dei Mazzarella che dei Giuliano, che si sarebbero divisi quella parte del territorio, per cui è difficile individuare quale clan avesse la disponibilità del fucile, della marijuana e dell’altro materiale trovato dalla polizia nel corso di un blitz mattutino. Sono stati i poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Vicaria-Mercato ad effettuare con successo un controllo mirato. Infatti in un palazzo abbandonato di vico Croce Sant’Agostino hanno scoperto, tra alcuni cumuli di materiale di risulta, un fucile di grosso calibro, un giubbotto antiproiettile, due valigette porta pistole con all’interno due scovolini e un casco. Inoltre, estendendo la perquisizione all’edificio adiacente è spuntato un altro nascondiglio: in un’intercapedine tra una finestra e una grata, c’erano 15 bustine in cellophane con circa 42 grammi di marijuana.
Il tutto naturalmente è stato sequestrato e consegnato alla Scientifica per un esame particolareggiato. Al vaglio c’è l’ipotesi, come sempre in casi del genere, che l’arma possa essere stata usata in fatti di sangue o di intimidazione.
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