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Camorra, agguato ai Quartieri Spagnoli

Camorra, agguato ai Quartieri Spagnoli

NAPOLI. Per alcuni investigatori è una coincidenza, per altri no e quest’ultima è la pista più battuta. Fatto sta che a 24 ore dalla seconda sparatoria in via Emanuele De Deo, contro l’abitazione del titolare di una macelleria, ai Quartieri Spagnoli è accaduto un fatto ancora più grave: l’agguato di un 30enne già conosciuto dalle forze dell’ordine e con amicizie trasversali negli ambienti di malavita della sua zona e del Cavone, Marco Zanga. Ieri notte un conoscente lo ha accompagnato in scooter al pronto soccorso dei Pellegrini, ferito da colpi di pistola a entrambe le gambe. Già gli successe due anni fa e allora la polizia lo indicava come vicino ai Saltalamacchia.

L’allarme è scattato mezz’ora dopo la mezzanotte, quando Marco Zanga è arrivato all’ingresso dell’ospedale e su una lettiga ha varcato la soglia dell’ospedale. I medici lo hanno curato e hanno disposto il ricovero, ma non è mai stato in pericolo di vita. Ai poliziotti della sezione Omicidi della Squadra mobile della questura di Napoli (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore Luigi Vissicchio, il 30enne non ha saputo spiegare dove era stato ferito aggiungendo di ricordare esclusivamente che era a piedi da solo. Anche il padre, sopraggiunto poco dopo, nulla sapeva di quanto era accaduto al figlio. Sono in corso perciò ancora adesso accertamenti per ricostruire con precisione la dinamica dell’agguato, compiuto presumibilmente da persone in sella a uno scooter: la conformazione del quartiere si presta poco, vista la necessità di una fuga il più rapida possibile, ai raid a bordo di autovetture.

Gli investigatori di via Medina tendono a escludere un collegamento con la doppia sparatoria senza feriti, in quei casi provocata presumibilmente da richieste di “pizzo”, in via Emanuele De Deo. Ritengono che Marco Zanga sia stato ferito invece in seguito a un pregresso “scazzo” con qualcuno che poi si sarebbe vendicato a colpi di pistola. Non sarebbe in atto nessuna guerra di camorra, anche se ai Quartieri Spagnoli si vocifera sulla prossima scarcerazione di un ras di un clan storico poi scomparso in seguito all’arresto della maggior parte degli affiliati.

Cosicché un nuovo (o vecchio) gruppo si starebbe formando, sempre secondo fonti confidenziali per ora non confermate da riscontri. Il 20 giugno 2020 Marco Zanga fu colpito da un colpo solo alla gamba destra e anche allora le indagini dovettero inizialmente soffermarsi sul luogo in cui era avvenuto il ferimento: L’allora 28enne si presentò di mattina al pronto soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, raccontando ai medici di essersi accorto della ferita soltanto poco prima, ma di avere avvertito un bruciore alla gamba durante la notte, mentre si intratteneva davanti a un chiosco alla Torretta. Era tornato a casa, addormentandosi senza sentire dolore. Ma in mattinata, guardandosi l’arto, aveva visto la ferita, e così aveva varcato la soglia della struttura sanitaria alla Pignasecca. Da cui però andò via dopo la med

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