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08 Novembre 2022 - 09:37
NAPOLI. Inizialmente si era parlato di due alberi a rischio crollo. Poi, nella mattinata di domenica, dopo i primi accertamenti, si era visto che il delavamento a ridosso di un marciapiede in via Boccaccio alla confluenza con via Padula, poteva essere stato causato dalla rottura di una condotta idrica. Alla fine, ieri mattina, i tecnici sono arrivati alla conclusione che lo smottamento è stato sì provocato dalla rottura di una condotta ma bisognerà abbattere due pini per poter eseguire i lavori. Due problemi e tempi di ripristino incerti. Anche se la previsione dei lavori è di abbattere i due pini oggi e poi procedere a riparare la condotta. Ma per ora via Manzoni resta chiusa.
Al momento i percorsi alternativi consigliati dal Comune sono poco agevoli, e confluiscono tutti su Torre Ranieri, le linee dei bus C31 e C21 sono state deviate e i residenti stanno soffrendo per la mancanza d’acqua che si è protratta per 24 ore mentre ieri mattina è stato possibile erogarla solo a singhiozzo per consentire ai tecnici di poter tenere le sonde nelle tubature e capire dove si è verificata la rottura. Mentre il pieno utilizzo è arrivato solo in serata.
Il vicepresidente della Prima Municipalità, Marcello Matrusciano, ha seguito passo dopo passo la vicenda: «Purtroppo le cause del dilavamento non sono state subito chiare per questo i tecnici hanno fatto uso di sonde per capire dov’è la perdita». Insomma si naviga a vista anche perchè bisogna capire bene come e in che incidenza abbiano influito le radici degli alberi che proprio in quel tratto sono particolarmente invasive creando problemi, da sempre segnalati, e mai risolti. L’allarme è stato dato nella tarda serata di sabato quando una porzione del costone che si affaccia su Bagnoli ha mostrato segni di cedimento. Lì per lì si era parlato di alberi pericolanti perchè lo smottamento aveva davvero interessato alcuni alberi che sono stati subito considerati pericolanti.
Poi ad un’analisi più attenta si era visto che «una decina di giorni fa già c’era stato un intervento di Abc su quel marciapiede - ha ricordato Matrusciano - proprio per una perdita d’acqua. Erano stati fatti i lavori e si aspettava il nulla osta per asfaltare nuovamente la strada». Poi l’acquazzone, per altro ampiamente previsto, e qualcosa potrebbe essersi mosso nel sottosuolo; anche se si tratta di una procedura standard, dicono dall’Abc, per capire se i lavori sono stati eseguiti bene o la perdita non è stata richiusa. È possibile che la quantità di pioggia caduta in due giorni possa aver comunque provocato il cedimento del terreno nello scavo provocando una nuova rottura dell’impianto? È quello che stanno cercando di appurare, fino da domenica, i tecnici della Protezione civile, di Abc e dei vigili del fuoco.
«Per fortuna - ha raccontato Marcello Matrusciano - la macchina della solidarietà si è subito messa in moto per le persone che hanno avuto disagi e problemi da questo dilavamento, a cominciare dalla mancanza di acqua per 24 ore. Da un giardino un cittadino ha messo a disposizione delle persone in difficoltà un tubo d’acqua per consentire di riempire bottiglie e catini. Nel frattempo la polizia municipale è rimasta a presidio dell’area vietata alla circolazione con turni di 24 ore su 24». Una circolazione andata letteralemnte in tilt ieri mattina con l’apertura delle scuole in via Manzoni e a a corso Europa.
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