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11 Novembre 2022 - 09:36
Il raid nel fortino dei De Micco, il clan De Luca Bossa torna sotto attacco
NAPOLI. I sicari di Malanapoli tornano in azione e allungano la scia di sangue che da oltre due anni sta sfregiando le strade di Ponticelli. Stavolta il commando di turno ha però deciso di alzare il tiro sparando senza alcuna esitazione a pochi metri di distanza da una scuola, l’istituto comprensivo “Toti Borsi Giurleo” di piazza Vincenzo Aprea. Al momento dell’agguato erano da poco passate le tredici di ieri mattina i bimbi si trovavano per fortuna ancora all’interno del plesso. Gli spari sono stati però sentiti distintamente dagli insegnanti, che subito hanno trattenuto in classe gli alunni. Momenti di puro terrore che difficilmente potranno mai dimenticare.
Ad avere la peggio è stato invece il 48enne Luigi Amitrano, pregiudicato noto in con l’alias di “Hulk”, centrato da un proiettile alla gamba destra. Quello di Amitrano è da tempo un volto più che conosciuto agli archivi delle forze dell’ordine. Il suo curriculum criminale annovera diversi episodi di spaccio di droga: attività che ha tradizionalmente svolto tra il rione De Gasperi, ex roccaforte dei Sarno, con cui è imparentato, e il centro di Ponticelli. Non solo, il 48enne è anche noto agli investigatori antimafia per la sua parentela eccellente: è infatti il fratello di Domenico Amitrano, alias “Mimì ’a puttana”, storico capozona del clan De Luca Bossa con base nel Lotto 0, il complesso di edilizia popolare stretto tra via delle Metamorfosi e via della Villa Romana.
Questa circostanza spinge i detective che stanno lavorando al caso i poliziotti della Squadra mobile e del commissariato Ponticelli a ritenere che Luigi Amitrano possa essere stato l’ennesima vittima della faida che ormai da tempo vede i De Luca Bossa contrapporsi al rivale clan De Micco: la zona in cui si è consumata l’agguato ricade tra l’altro proprio nella roccaforte dei “Bodo”. Quanto alla dinamica del raid, la vittima non ha fornito alla polizia informazioni degne di nota. Stando a una prima, sommaria ricostruzione, il commando sarebbe stato però composto da due sicari, giunti sulla scena in sulla a uno scooter di grossa cilindrata e poi subito dileguatisi dopo aver esploso il colpo di pistola contro le gambe del 48enne Amitrano.
L’obiettivo dei killer, vista la traiettoria del proiettile, non sarebbe stato ad ogni modo quello di assassinare Luigi Amitrano, bensì di lanciargli un avvertimento. L’ultimo episodio camorristico a Ponticelli risaliva a fine ottobre, quando le forze dell’ordine hanno registrato l’ennesima stesa nel quartiere, a dimostrazione che la tregua estiva tra i De Micco e i De Luca Bossa è ormai finita. Un pistolero, spalleggiato da un complice, ha fatto fuoco in via Scarpetta, una zona ritenuta sotto l’influenza dei “Bodo”: una dinamica simile a quella del 10 ottobre precedente in via Molino del Salice. L’ipotesi è che le recenti scarcerazioni di elementi di spicco abbiano ringalluzzito i componenti del gruppo con base nel Lotto 0. Un’escalation di piombo e sangue che, nonostante i tanti arresti e i pentimenti eccellenti, lo Stato stenta ancora ad arginare.
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