Tutte le novità
13 Novembre 2022 - 07:45
NAPOLI. Doppio arresto ieri mattina della polizia nell’area orientale di Napoli. Due imputati per droga con l’aggravante camorristica all’alba di ieri hanno ricevuto nelle rispettive abitazioni la sgradita visita della polizia in conseguenza di una condanna diventata definitiva: Salvatore D’Ambrosio, 43enne di Ponticelli, e Vincenzo Morra, stessa età, di San Giovanni a Teduccio. Erano a piede libero durante il processo e finirono nel mirino degli investigatori nel corso delle indagini su un traffico di sostanza stupefacente gestito da esponenti del clan Reale di Pazzigno. Tra gli imputati c’era anche Salvatore Nurcaro, salito alla ribalta della cronaca il 3 maggio 2019 per l’agguato fallito nei suoi confronti che stava per provocare la morte della piccola Noemi in piazza Nazionale. A eseguire l’ordine di carcerazione per D’Ambrosio e Morra sono stati i poliziotti della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile della Questura (dirigente Alfredo Fabbrocini, vicequestore Andrea Olivadese) insieme con i colleghi della squadra giudiziaria del commissariato San Giovanni-Barra (dirigente Antonio Galante, ispettore superiore Pasquale Miatto, sovrintendenti Pagnozzi, Sorrentino, Luongo e Ardone). D’Ambrosio, napoletano di via Marilyn Monroe a Ponticelli, deve scontare 13 anni e 4 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti psicotrope. La condanna per Morra invece è stata di 16 anni e 8 mesi per gli stessi reati, commessi a Napoli nel 2015. In particolare i due uomini non avevano ruoli nel clan Reale, ma in particolare in via Comunale Ottaviano partecipavano all’attività illecita gestita dal gruppo malavitoso di Pazzigno. A febbraio scorso furono emesse le condanne per gli organizzatori del traffico, tra i quali Mario Reale, Antonio Reale, Salvatore Nurcaro, Pasquale Reale, Patrizio Reale e Vincenzo Reale. L’unico assolto fu Francesco Rinaldi, difeso dall’avvocato Salvatore Impradice. I componenti dell’organizzazione erano sotto intercettazione e proprio le microspie captarono i propositi di vendette di “Cacciutiello” (soprannome di Salvatore Nurcaro) in seguito all’agguato fallito in piazza Nazionale In un summit scoperto dagli investigatori della Squadra mobile emerse che l’indagato temeva altri agguati dopo che gli erano stato riferito di motociclette giunte una sera sotto l’abitazione di una congiunta al Pallobnetto-Santa Lucia. Le manette per il traffico di droga, soprattutto cocaina, scattarono nel 2019, ma non per D’Ambrosio e Morra, rimasti sempre a piede libero nelle varie fasi del procedimento penale.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo