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16 Novembre 2022 - 09:15
Approvata la normativa: stop a musica alta di notte e al “tavolino selvaggio”
NAPOLI. Con l’adozione della delibera numero 212, nella seduta del Consiglio comunale di ieri, è stato approvato il regolamento per la serena convivenza tra la cittadinanza e le attività commerciali, di pubblici esercizi e di svago nelle aree private e pubbliche. Il regolamento per la serena convivenza e non più anche “civile” per effetto di un emendamento è stato presentato dall’assessora Armato come un regolamento «ottenuto da un grande lavoro, ma soprattutto da un grande confronto non solo con i consiglieri delle commissioni preposte, ma anche con associazioni di categoria, comitati cittadini e con i consiglieri di municipalità».
Finalizzato ad assicurare una convivenza, serena almeno nelle aspettative, tra la cittadinanza residente e le attività commerciali, il suddetto regolamento “intende prevedere situazioni che possano recare danni o disturbi alla salute, tutelare la tranquillità sociale, la fruibilità ed il corretto uso del suolo pubblico, cercando di contemperare gli interessi pubblici dei cittadini con il diritto all’iniziativa commerciale ed imprenditoriale privata”, si legge nelle tre pagine di cui si compone l’atto. Per l’assessora Armato si tratta di un regolamento, scritto «a quattro mani» in collaborazione con l’assessore Antonio De Iesu, che interagisce sinergicamente con il regolamento di polizia e sicurezza urbana che si occupa, invece, degli aspetti sanzionatori.
Tale connessione si evince anche dal maxiemendamento presentato ed approvato, all’interno del quale si richiede una stabile collaborazione anche con “le forze di polizia locale”, senza tralasciare la menzione diretta del regolamento di polizia e sicurezza urbana per individuare le aree in cui le emissioni acustiche recano problemi alla cittadinanza. I nuovi strumenti programmatici e operativi, indicati all’interno del regolamento approvato, riguarderebbero, soprattutto, nuovi protocolli di intesa e convenzioni capaci di garantire una stabile collaborazione tra enti pubblici e privati, i quali dovrebbero produrre programmi, interventi e regole in materie specifiche come, ad esempio, il protocollo di intesa con l’Arpac sulle emissioni acustiche, per le zone interessate dalla movida.
Nel suo intervento di presentazione l’assessora Armato, anticipa, però, anche la necessità di dare «risposte “geopersonalizzate”» e che quindi arriveranno ulteriori nuove norme condivise zona per zona. Tra le principali novità di questo regolamento, oltre all’individuazione di modalità per delimitare gli spazi di occupazione esterni delle attività, oltre ai livellatori di suono, al posto dei fonometri, con l’esigenza quindi di contenere, e non più solo constatare, le emissioni acustiche, è presente anche la previsione di figure come il “delegato della notte” e della “Consulta della notte”. Trattasi di due organismi di sostegno all’amministrazione su un tema delicato come quello della vita notturna.
Cambia la prospettiva sul Qrcode, strumento che permetterebbe l’accesso diretto alla planimetria inviata al Suap, il quale approda in consiglio non più come uno strumento di monitoraggio sociale, ma semplicemente come un ulteriore strumento per garantire la trasparenza e rapidità nei controlli. Per il sindaco Manfredi «è fondamentale avere regole chiare per facilitare i controlli e per consentire una convivenza serena tra le attività commerciali e i residenti che chiedono una vivibilità accettabile. Il problema principale della movida napoletana, però, è la concentrazione delle attività, ci sono troppe attività in luoghi molto angusti. Poi c’è il tema dell’occupazione spazio pubblico, ma con la fine delle deroghe bisognerà rientrare rispetto agli spazi che sono stati legittimamente autorizzati».
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