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Guerriglia armata alla Torretta, raid nel fortino degli Strazzullo

Guerriglia armata alla Torretta, raid nel fortino degli Strazzullo

Escalation di stese alla Riviera: una pista porta ai Mazzarella del Pallonetto. Colpi di pistola esplosi davanti casa del pregiudicato Vincenzo “peperone”

NAPOLI. Le notti della Torretta sembrano proprio non trovare pace. A pochi giorni di distanza dall’agguato ai danni del ras Massimo Laviano “terremoto” e dal raid fallito contro un esponente del gruppo Cirella, i vicoli stretti tra la riviera di Chiaia e corso Vittorio Emanuele fanno registrare un nuovo, inquietante episodio di criminalità.

Ignoti hanno esploso alcuni colpi di pistola davanti casa di Vincenzo Strazzullo, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e fratello del più noto Enrico Strazzullo, alias “peperone”, capozona dell’omonimo gruppo di mala. Le indagini sul caso sono già partite, riservando subito un non trascurabile colpo di scena: la stesa in questione, stando ad alcune voci confidenziali raccolte sul territorio, non sarebbe il frutto avvelenato della fibrillazione che da alcune settimane vede contrapposti i gruppi Frizziero-Piccirillo-Cirella e Strazzullo, ma si sarebbe trattato di una vendetta trasversale partita dalla zona del Pallonet- to di Santa Lucia.

Sull’accaduto gli investigatori hanno mantenuto il massimo riserbo, ma la dinamica dei fatti sembra ormai piuttosto chiara. L’imboscata è scattata nella notte a cavallo tra sabato e domenica. Col favore delle tenebre un commando armato - quasi sicuramente due uomini in sella a uno scooter - ha fatto capolino in via Santa Maria in Portico e, raggiunta l’abitazione di Vincenzo Strazzullo, ha esploso diversi colpi di pistola, alcuni dei quali andati a segno danneggiando la porta di un appartamento. Poco dopo, informate da alcuni residenti, le forze dell’ordine si sono precipitate sulla scena per eseguire i primi rilievi e verificare la presenza di telecamere di sicurezza: il tentativo almeno per il momento sarebbe però andato a vuoto.

Di testimoni poi, vista anche la tarda ora, neppure l’ombra. I detective che stanno lavorando al caso hanno però subito imboccato una prima pista. Il destinatario dell’intimidazione sarebbe infatti Vincenzo Strazzullo, fratello del ras Enrico “peperone”. Il pregiudicato sarebbe però finito nel mirino del commando per una vicenda di cui non sarebbe un diretto protagonista. I pistoleri, infatti, avrebbero agito in seguito a un diverbio tra un suo stretto con-giunto e un malavitoso ritenuto dagli inquirenti molto vicino al ras Michele Mazzarella. Si sarebbe dunque trattato di una vendetta trasversale: un “classico” degli ambienti criminali di malanapoli.

Gli investigatori ai quali sono state affidate le indagini non escludono comunque del tutto l’ipotesi che conduce alla faida tra i clan della Torretta, ma questa seconda ipotesi, pur non venendo scartata del tutto, viene al momento battuta con meno convinzione. Di certo c’è che tra i vicoli a ridosso della riviera di Chiaia l’aria nelle ultime settimane è tornata a farsi piuttosto pesante. Le scaramucce a suon di piombo sono riprese a ritmi preoccupanti e il movente sarebbe ancora una volta da ricondurre alla volontà dei due cartelli di controllare lo spaccio di droga. Con l’avvicinarsi del Natale il rischio di una nuova escalation di estorsioni è poi dietro l’angolo.

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