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De Magistris contro Manfredi: che fa coi soldi pubblici?

De Magistris contro Manfredi: che fa coi soldi pubblici?

«La verità è rivoluzionaria e bisogna raccontarla anche all'amministrazione comunale guidata dal prof. Manfredi. Dopo oltre un anno di governo della città hanno ottenuto tanto denaro dallo Stato, il patto per Napoli (anzi per Manfredi & c.), frutto delle nostre lotte, ma a noi nulla fu destinato per una espressa volontà frutto di malafede politica ed istituzionale. Con quei soldi cosa hanno fatto sinora, a parte gli stipendi che si sono triplicati?». Lo scrive sui social Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli.

«Se avessimo avuto anche un quarto dei soldi che ha avuto Manfredi - aggiunge de Magistris - sarebbe stata altra musica per i servizi della nostra città. Bisogna anche dire che la Giunta comunale continua a “vendersi", come se fosse merito loro, opere e servizi che sono il frutto dell'attività messa in campo dalla nostra amministrazione. Dai concorsi comunali e nelle partecipate, ai progetti dei parchi manutenuti ed alle piantumazioni di alberi, dai treni della metro alle opere pubbliche. Dopo un anno possiamo sapere cosa è frutto del lavoro di questa amministrazione? Ma con tutti i soldi in cassa che hanno, come è possibile che non c'è un piano di manutenzione ordinaria? Come mai non c'è un programma di rafforzamento dei servizi? Sarà prevista un'azione di presenza in città?».

De Magistris sostiene che «il Prof. Manfredi non si vede mai, se non a qualche evento istituzionale o con la forbice in mano per inaugurazioni di opere realizzate dalla nostra amministrazione e quando si sente non si ascolta e non si percepisce. Sta togliendo l'anima alla città perché non c'è cuore e passione. Però non si deve disturbare il manovratore perché non è autonomo, non dà fastidio ai poteri forti e quindi tutti zitti e buoni, altrimenti si perde il controllo del potere per il potere e la gestione del flusso del denaro pubblico. Possiamo sapere che si sta facendo con i soldi pubblici? Non si può sapere, tutto tace, al comune oggi le porte e le finestre non sono più aperte per il popolo ma solo per i politicanti di professione», conclude de Magistris. 

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