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Paglia contro Manfredi: «A Napoli un disabile è di serie B»

Paglia contro Manfredi: «A Napoli un disabile è di serie B»

«È con profondo dispiacere che evidenzio l'indifferenza politica di chi governa la mia città d'origine». Esordisce così il tenente colonnello Gianfranco Paglia, consigliere del ministro della Difesa, che riporta in una dichiarazione un episodio avvenuto allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli.

«Lo racconto - spiega Paglia - non per me, ma per tutti coloro che come me non possono accedere liberamente allo Stadio Maradona e non possono scegliere di vedere la partita nel posto che ritengono più idoneo, così come avviene in tutte le altre città in Italia e all'estero. A Napoli, invece, vi è un unico settore “disabili" dove la visuale è pessima e ci può accedere un esiguo numero di persone».

Paglia ricorda che prima dei lavori allo stadio, svolti in occasione delle Universiadi 2019, «tutto questo disagio non c'era e normalmente vedevo le partite in tribuna». Paglia racconta invece di aver vissuto in prima persona, in occasione della partita di Champions League Napoli-Glasgow Rangers, «una situazione incresciosa: non si può accedere in tribuna, nonostante avessi regolarmente acquistato i biglietti per la Tribuna Posillipo, non si può scegliere la postazione, non si può più andare in Tribuna Autorità perché la sedia a rotelle crea problemi per la sicurezza, apprendo il disappunto di tanti che evidenziano che ad essere presenti sono sempre le stesse persone, scopro il freddo comportamento del personale che intima di accedere solo nello spazio riservato. Non si tratta di andare a vedere la partita, ma una lotta per rivendicare i diritti che speravo di non dover fare nella mia città. Il Napoli vince la partita, ma ha perso l'umanità».

Il tenente colonnello Paglia fa sapere di aver ricevuto «le scuse dal Calcio Napoli, anch'esso impotente. Scrivo subito al sindaco Manfredi chiedendo un appuntamento per poter fornire utili suggerimenti al miglioramento di una situazione che mette ai margini coloro che hanno lo stesso diritto degli altri. Trovo un muro, un silenzio assordante; mi riceve ieri, e ringrazio, l'assessore allo sport Ferrante, la quale non avendo la delega allo stadio ha potuto solo ascoltare ma impotente nell'azione. Provo fastidio, rabbia ed anche delusione per lo stato in cui, nel 2022, versa Napoli e per come l'Amministrazione comunale sia, attraverso il primo cittadino, così indifferente non solo nei confronti di chi gli ha chiesto un incontro, ma per come abbia completamente ignorato una richiesta d'incontro da parte di chi serve le istituzioni da oltre 30 anni e che continua, nonostante la propria disabilità, ad indossare l'uniforme nel pieno rispetto del giuramento fatto, lavorando quotidianamente per la salvaguardia delle istituzioni. La mia non è una lotta personale - conclude Paglia - ma una battaglia di civiltà e di rispetto nei confronti di tutti coloro che subiscono azioni che ogni giorno li fanno sentire diversi».

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