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24 Novembre 2022 - 08:06
C’è aria di turbolenza durante la riunione della Commissione Ambiente e Mare, presieduta da Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea), sulle problematiche riguardanti l’aeroporto Internazionale di Napoli. La presidentessa del Comitato “No Fly Zone”, Stefania Cappiello, invitata alla riunione, dopo un’attenta analisi sulle conseguenze determinate dalla vicinanza dell’aeroporto alle aree residenziali e dalle rotte aree, ribadisce l’esigenza di chiedere un freno ai voli a bassa quota e all’inquinamento sia acustico che atmosferico che da esso ne derivano. «Capodichino registra 11 milioni di passeggeri l’anno, la situazione non è più sostenibile. In zone come quella del Vomero, i voli sugli atterraggi sono raddoppiati. Come Comitato chiederemo limitazioni, come abbiamo già fatto per Capodimonte» dichiara la presidentessa. Antonio Di Gennaro, di Assoutenti, nel dare voce ai disagi dei cittadini, afferma che «i cittadini lamentano sorvoli a bassissima quota, i fari degli aerei entrano addirittura negli appartamenti. L’inquinamento acustico è insostenibile ma non si riescono a stabilire le quote di inquinamento, derivante dalle emissioni rumorose, per mancanza di dati certi».
A preoccupare gli esponenti del comitato, però, non è solo l’inquinamento rumoroso, ma anche quello derivante dalle combustioni. Ad intervenire a sostegno dei disagi espressi dai membri del Comitato, durante la riunione, anche il vicepresidente della municipalità 7 Giuseppe Grazioso. Il traffico veicolare, l’inquinamento ambientale e acustico, il trasporto di combustibili per gli aeromobili sono solo alcune delle problematiche citate dal vicepresidente. «Attualmente la municipalità si sta occupando anche della manutenzione di aree attorno all’aeroporto, che prima erano oggetto di interventi compensativi da parte dei gestori» conclude. I numeri record registrati negli ultimi anni dall’aeroporto napoletano, se da un lato risultano motivo d’orgoglio, in quanto dimostrano come Napoli sia diventata una delle mete turistiche più ambite per milioni di viaggiatori, evidenziano però anche i limiti di un’infrastruttura di questo tipo in pieno centro urbano. Ed è proprio per questi limiti che ritorna il fantasma del progetto, abbandonato, dell’aeroporto di Grazzanise. Per la presidentessa Cappiello «la scelta di integrare Capodichino con l’aeroporto di Salerno-Pontecagnano, al posto di quello di Grazzanise, non risulta sufficiente a realizzare un sistema adeguato ai bisogni della Regione Campania. Pontecagnano presenta delle oggettive limitazioni che ne vanificano il contributo alla gestione dei flussi».
Per l’assessore all’ambiente Paolo Mancuso, le competenze del Comune risultano limitate all’attivazione di procedure anti-rumore «ma le difficoltà non sono solo tecniche e burocratiche, è difficile soprattutto contemperare interessi contrastanti». Il presidente della Commissione, Carlo Migliaccio, ha ribadito, tuttavia, l’interesse e l’impegno non solo nel seguire la vicenda ma anche nel favorire un interscambio proficuo con i Comitati.
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