Tutte le novità
24 Novembre 2022 - 08:17
«A Napoli non esiste in questo momento una sola zona franca. Tutti i quartieri della città, dal Vomero a Pianura passando per il centro storico, vanno considerati a rischio sotto il profilo della pressione estorsiva». Luigi Cuomo, coordinatore dell’associazione antiracket Sos Impresa, non si nasconde dietro un dito e ammette la delicatezza del momento. Con il Natale ormai quasi dietro l’angolo il rischio di una nuova escalation di taglieggiamenti ai danni di imprenditori e commercianti è dunque tutt’altro che un’ipotesi remota.
Gli ultimi fatti di cronaca, cioè le stese a scopo intimidatorio, e le ultime inchieste giudiziarie hanno del resto confermato che in città i clan di camorra continuano, eccome, a imporre il pizzo. Talvolta i commercianti, messi alle strette anche dal caro bolletta e dalla crisi economica, hanno deciso di alzare la testa, invocando l’aiuto delle forze dell’ordine. La strada, però, sembra essere ancora tutta in salita: «Rispetto all’ampiezza del fenomeno - spiega Luigi Cuomo - le denunce sono ancora pochissime. Registro però, almeno rispetto al recente passato, una leggera inversione di tendenza. Il punto è che bisogna sollecitare le vittime a chiedere aiuto alle istituzioni. Solo così sarà possibile arginare la piaga del racket».
Il coordinatore di Sos Impresa focalizza poi il proprio ragionamento sull’attuale modus operandi della malavita organizzata: «Dai dati raccolti - osserva Cuomo - emerge oggi una nuova tendenza. Le nuove leve della microcriminalità, mi riferisco soprattutto a gruppi di giovanissimi spacciatori che hanno deciso di fare il “salto di qualità”, sono molto più spregiudicate rispetto ai vecchi ras, che pure continuano a operare. Queste nuove paranze sono estremamente violente e imprevedibili nelle loro azioni e reazioni. Esigono i soldi dalle loro vittime, cifre talvolta esorbitanti, e li pretendono subito. I boss vecchio stile invece operano soprattutto sul fronte delle forniture, spesso di bassissima qualità, nelle speranza di eludere eventuali indagini a loro carico».
Cuomo conclude quindi con un’ultima considerazione: «Il settore del food è oggi quello senza dubbio più esposto alla recrudescenza del racket ed è anche quello costretto a pagare le somme più alte. In vista del Natale i clan si stanno già muovendo e nessun quartiere della città è al sicuro».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo