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Agguato ai Quartieri Spagnoli, nel mirino il nipote del ras Ricci

Agguato ai Quartieri Spagnoli, nel mirino il nipote del ras Ricci

Sicari in azione in via De Deo, Dario Rongo ferito al tallone da un proiettile. Il 32enne punito per uno sgarro, esclusa per ora la pista della faida tra clan

NAPOLI. Non c’è pace ai Quartieri Spagnoli, teatro di episodi violenti spesso slegati l’uno dall’altro ma che allarmano gli abitanti sempre di più. L’ultimo fa salire ancora di più la tensione negli ambienti di malavita, anche se al momento la pista più battuta condurrebbe a un litigio sfociato nel sangue per una vicenda personale e non a contrasti tra clan.

Ma il profilo del ferito è di quelli che contano, al di là del fatto che un colpo di pistola lo ha centrato soltanto al tallone destro: Dario Rongo, 32enne con varie denunce a carico e nessuna condanna per camorra, è il nipote del ras Enrico Ricci detto “Giacumino ’e fraulella” nonché parente dei Forte, storico nucleo familiare dei vicoli a ridosso di Toledo. Dai primi accertamenti, oltre che da una serie di notizie acquisite dagli investigatori, è emerso che prima della mezzanotte di lunedì scorso Dario Rongo si trovava in via Emanuele De Deo quando un altro uomo gli ha sparato puntandogli la pistola contro ma mirando in basso.

Un solo colpo al tallone destro che, mentre l’autore del reato fuggiva, ha costretto il 32enne a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale dei Pellegrini. Nulla di grave, comunque. Ai Quartieri poi si è sparsa la voce che un pensionato 67enne sia morto d’infarto subito dopo aver assistito per caso all’evento. Si è poi scoperto che stava già poco bene ed è morto il pomeriggio successivo al ferimento. Le indagini sono condotte dai poliziotti della “Omicidi” della Squadra mobile della questura (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore Luigi Vissicchio), che hanno ascoltato il ferito e acquisito le immagini della telecamere della zona.

Al momento le piste seguite sono due, ma si valuta il profilo e le parentele della vittima: nipote del capo dei “Fraulella” ai Quartieri, alleati dei Saltalamacchia, e parente acquisito dei Forte. In passato il 32enne è finito più volte nel mirino degli investigatori, mai però per un arresto. Alcuni anni fa sempre la Mobile della questura (con il commissario Raffele Giardiello) lo sorprese in un summit con lo zio, un affiliato ai Saltalamacchia e un esponente dei Prinno. Nessuno era armato e non scattarono le manette, anche se l’ultimo non poteva frequentare pregiudicati in quanto sorvegliato speciale e fu denunciato.

Ai Quartieri Spagnoli (come più volte scritto dal nostro giornale nelle ultime settimane) c’è fibrillazione per una serie di motivi non legati a guerre di “sistema”. Nel complesso la situazione non è cambiata però molto: nella zona delle “Chianche” c’è il gruppo Saltalamacchia (legato all’Alleanza di Secondigliano), in quella della “Speranzella” il clan Esposito, a largo Montecalvario i Savio, nella zona “Baracche” i Masiello. Nella zona commerciale di Montesanto le attività criminali sarebbero gestite da personaggi vicini ai Mariano con l’appoggio del clan Vastarella del rione Sanità mentre i Ricci avrebbero spazio nel territorio più vicino al Pallonetto di Santa Lucia. Infine, non è escluso un ritorno dei “Faiano” Di Biasi dopo anni di detenzione ininterotta.

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