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08 Dicembre 2022 - 20:59
«Il nostro obiettivo è quello di fare in fretta, ma fare in fretta significa fare anche bene, perché c'è la tutela delle persone». Lo ha detto Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della Protezione civile, oggi a Ischia, in merito alla situazione delle persone sfollate, residenti nelle abitazioni di Casamicciola ancora considerate a rischio e che vengono sottoposte in questi giorni a nuove verifiche. «Assicuriamo, e la giornata di lavoro di oggi lo testimonia, che per noi il tema di dare una risposta al cittadino è prioritario. Ma - ha sottolineato Curcio - questo tema dev'essere messo in linea con la sicurezza del cittadino. Facciamo anche appello alla sensibilità delle persone che stanno fuori casa; essere fuori casa è sempre difficile, drammatico, complicato, conosciamo anche le ansie che ognuno di noi ha, capiamo perfettamente che significa essere mandati fuori dalla propria abitazione. Quindi dobbiamo fare in fretta ma dobbiamo fare in sicurezza».
«In dieci giorni daremo il quadro definitivo dei rischi, sulla base di acquisizioni scientifiche più avanzate, e della destinazione alloggiativa dei cittadini, sul rientro o non rientro» ha detto Giovanni Legnini, commissario per l'emergenza a Ischia, in un punto stampa tenuto insieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. «Le analisi e gli studi sono in via di elaborazione - ha aggiunto Legnini - poi questo sarà il tempo utile anche per fare il primo piano operativo per l'eliminazione dei rischi. La parola d'ordine è sicurezza, garantire la sicurezza ai cittadini e il minor disagio possibile ai cittadini. Stiamo procedendo ora dopo ora».
«Stiamo entrando nel pieno dell'inverno, quindi avremo fenomeni di maltempo che si susseguiranno. Questo studio ci permetterà di avere la consapevolezza delle procedure da mettere in piedi» ha spiegato Curcio. «La preoccupazione c'è ma dobbiamo occuparcene prima. È evidente - ha aggiunto Curcio - che ogni evento meteorologico di questo tipo aumenta il rischio, per questo va approfondita la conoscenza scientifica di come sono messi certi versanti, che percentuale di acqua hanno questi versanti, che tipologia di interventi si possono fare, magari mettere delle soglie pluviometriche per fare attività preventive. È uno studio che stanno facendo i centri di competenza, le università, che forniranno questi studi poi alle strutture, al commissario Legnini, al commissario prefettizio e a ognuno di noi che nella catena svolge il proprio ruolo per prendere le decisioni migliori».
La frana di Casamicciola dello scorso 26 novembre «si inserisce in un quadro di dissesto idrogeologico e di ricostruzione preesistente, non è un evento che si può analizzare da solo ma va inserito in questo quadro più complesso. È un evento drammatico e difficile - ha spiegato Curcio - ora sono terminate le operazioni di soccorso tecnico urgente, quelle che sono alla base di ogni tragedia in cui c'è la ricerca di dispersi, quella fase triste drammatica complicata si è chiusa e adesso c'è la fase successiva, che è la fase di presa di coscienza dello scenario. Avviene in tutte le attività emergenziali, ovviamente qui c'è una complicazione perché ciò che è avvenuto si inserisce in un quadro di dissesto idrogeologico e di ricostruzione preesistente».
«Oggi siamo qui ma abbiamo seguito fin dall'inizio, che io sia qui fisicamente è incidentale, siamo qui per testimoniare che non ci fermiamo un secondo e anche oggi abbiamo messo in fila le priorità che sono note. Il Coc e il Ccs non si sono mai fermati, il commissario è qui dalla sua nomina. Oggi abbiamo previsto insieme alcuni percorsi, è stata emanata la prima ordinanza, stiamo lavorando sulla seconda e credo che le priorità siano sempre quelle: il cittadino al centro e come rendere più celeri le procedure per avere il quadro della situazione. Il tema non è l'agibilità del singolo edificio ma avere il quadro di un evento non solo importante, ma che scientificamente ha bisogno di essere approfondito», ha aggiunto Curcio.
«Sul tema urgente della raccolta e dello smaltimento dei fanghi e dei detriti, in corso dal primo giorno e già per una parte realizzato, abbiamo fatto grandi passi avanti. Grazie all'Arpac e ai Comuni stiamo individuando i siti di stoccaggio. Domani - ha sottolineato Legnini - sarà una giornata molto importante per definire i contorni del piano operativo dei prossimi giorni e delle prossime settimane, siamo al lavoro ogni ora».
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