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Camorra e nuovi business, i Mazzarella a caccia di case

Camorra e nuovi business, i Mazzarella a caccia di case

L’ex boss di Forcella rivela: «Marianna e Michele stanno ricomprando gli immobili sequestrati per affittarli»

NAPOLI. Non soltanto droga ed estorsioni, ma anche nuovi business criminali, meno “appariscenti” agli occhi delle forze dell’ordine e forse persino più remunerativi per gli uomini di Malanapoli. Fari puntati, dunque, sui clan Mazzarella e Giuliano, che da qualche tempo stanno facendo manbassa di immobili nella zona del centro storico: locali acquistati con soldi “sporchi” e poi reinseriti nel circuito dell’economia legale tramite affitti e attività commerciali.

Ad aprire il vaso di Pandora è oggi Salvatore Giuliano “’o russ”, ex uomo di punta della cosca con base a Forcella che con le sue dichiarazioni, pochi giorni fa, ha contribuito in maniera determinante alla cattura dei ras Michele Mazzarella, Ciro Mazzarella e Salvatore Barile. Nei suoi colloqui con i pm della Dda partenopea il killer dell’innocente Annalisa Durante non si è limitato a parlare di piazze di spaccio ed racket, attività che lui stesso ha diretto dopo la sua recente scarcerazione, ma ha anche fatto luce su alcuni, inediti affari che i clan Giuliano e Mazzarella starebbero portando avanti da qualche tempo.

Nel farlo ha tirato in mezzo due nomi ben noti alla cronaca locale, oltre che agli inquirenti: Marianna Giuliano, figlia del boss pentito “Lovegino”, e il marito Michele Mazzarella: «Ho avuto molti incontri con loro ha messo a verbale il 20 luglio 2021 oltre che nella casa in cui abitano, anche nella vecchia abitazione a Forcella, sequestrata o confiscata proprio a lei e al marito, e per la quale pagano un canone allo Stato e aspettano che venga messa all’asta per comprarla. Mariana e Michele stanno investendo negli immobili con i soldi che prendono dalle attività illecite. Non so a chi intestino gli immobili».

Su un punto, però, il collaboratore di giustizia sembra avere le idee molto chiare: «L’intento di Marianna e Michele è quello di impossessarsi dei beni della famiglia Giuliano a Forcella e alla Maddalena. Marianna sa quali sono le case dei Giuliano e sta cer-cando di ricomprarle per affittarle. Credo che partecipi anche alle aste, come quella degli immobili di al vico Pace di cui ho già parlato. Quando l’ho vista nel contesto degli incontri lei non si è inserita nei discorsi. Io prima che uscisse dal carcere Michele non la conoscevo bene perché lei non aveva buoni rapporti con Salvatore Barile».

I buoni rapporti con il ras del rione Sant’Alfonso li aveva invece proprio “’o russo”, che grazie a questo rapporto aveva superato la storica ostilità tra i clan Giuliano e Mazzarella, siglando anzi una nuova alleanza che prevedeva la pacifica convivenza delle due cosca in quasi tutto il contro storico di Napoli. I Giuliano, come riportato nei giorni scorsi dal “Roma”, si sarebbero in particolare occupati delle forniture di beni alimentari anche nelle zone controllate dai Mazzarella, dunque non più solo a Forcella. Tornando invece a lady Mazzarella: «A raccontarmi questo fu Salvatore Barile che mi disse che Marianna sosteneva di non ricevere la quota spettante al marito. I soldi li prendeva quando c’era Eduardo Bove, quando la quota di Marianna era di 30mila euro al mese. Si diceva che investivano in lingotti».

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