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14 Dicembre 2022 - 09:13
ISCHIA. «La situazione è grave, alla minima pioggia ci sono oggettivi pericoli causati dal fango che è ancora da rimuovere». La nuova allerta meteo si abbatte su Ischia e provoca ulteriori problemi. Soprattutto a Casamicciola, dove «la città si paralizza» e «il commercio è fermo», spiega la commissaria prefettizia, Simonetta Calcaterra. Lo fa davanti ai parlamentari della commissione Ambiente della Camera, dove i sindaci dell’isola vengono ascoltati in merito al decreto emanato dal Governo per i primi interventi in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione che il 26 novembre scorso ha ucciso 12 persone. Il coro che si alza dai primi cittadini dell’isola è unanime: «Servono fondi e poteri».
ALLARME FALLIMENTI. Tra le principali preoccupazioni c’è la questione economica e occupazionale. Dopo l’allarme lanciato dalle categorie produttive è il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, ad arrivare a Roma con gli ultimi dati di quella che rischia di diventare una nuova frana: sono già 40 le aziende di Ischia che hanno attivato le procedure fallimentari in conseguenza del disastro, spiega. Per questo Del Deo chiede leggi ad hoc per l’emergenza e maggiori poteri al commissario per l’emergenza, che «è importante che possa operare in deroga perché con la normativa attuale i tempi sarebbero infiniti». Del Deo, che è anche presidente dell’associazione dei Comuni delle isole minori, chiede quindi «l’avvio immediato delle manutenzione degli alvei e dei sistemi di sicurezza idrogeologica strutturali».
«MISURE CONGRUE O AUMENTERÀ LA SFIDUCIA». Non basta il fondo di quasi 1,8 milioni di euro ad assicurare al Comune di Casamicciola il gettito dei tributi non versati nel 2022 e 2023 per effetto delle sospensioni previste in seguito all’alluvione, fa i conti la commissaria Calcaterra. La cifra calcolata «è di 3 milioni e 874mila euro». Calcaterra lancia quindi l’allarme sul fatto che «questo ammanco creerebbe ripercussioni negative in termini di cassa», senza nascondere che l’ente «si troverebbe in difficoltà a garantire ai cittadini i servizi essenziali». calcaterra chiede misure congrue per le attività turistiche, commerciali e per i lavoratori autonomi, altrimenti aumenterò «la sfiducia dei cittadini»
«ABBIAMO IL DOVERE DI DARE UNA CASA AGLI SFOLLATI». Dal canto suo il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, spiega chiaro e tondo ai parlamentari che l’isola è letteralmente in ginocchio dopo l’ennesimo disastro e che tutti e sei i comuni ischitani dovranno essere ricompresi nel disegno di legge per le misure di sostegno post alluvione. «Abbiamo il dovere morale di dare una casa agli sfollati di Casamicciola», aggiunge il sindaco, che avverte: la ricostruzione «deve andare di pari passo con la messa in sicurezza del territorio, ma Ischia non deve finire nel dimenticatoio».
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