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17 Dicembre 2022 - 10:02
Arrestato “Genny Fenny”: pretendeva la metà dei guadagni giornalieri. Considerato vicino ai Caldarelli, il 37enne avrebbe pestato un parcheggiatore
NAPOLI. Denunce, testimonianze, immagini della videosorveglianza. Così è stato incastrato Gennaro Damiani, neomelodico 37enne napoletano delle Case Nuove sospettato di frequentare ambienti dei Caldarelli. “Genny Fenny”, com’è conosciuto in ambito artistico, per mesi avrebbe taglieggiato i parcheggiatori abusivi che lavorano nei dintorni della stazione centrale parlando a nome dei “compagni miei”. Secondo l’accusa (fermo restando la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva) voleva la metà dell’incasso giornaliero, altrimenti dalle minacce si passava alle percosse con l’aiuto di alcuni complici non ancora identificati.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso sono stati i poliziotti della squadra giudiziaria del compartimento Polizia ferroviaria per la Campania (guidato dal questore Carmine Soriente) a eseguire un’ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Gennaro Damiani in quanto gravemente indiziato dei reati di rapina, estorsione, violenza privata, aggravati dal metodo mafioso. Le indagini hanno avuto inizio, circa due anni fa, quando una delle vittime ha denunciato di essere stata percossa a seguito del suo rifiuto di consegnare all’indagato i pochi soldi guadagnati con l’attività di parcheggiatore abusivo. Altre persone, sempre impegnate nelle stesse attività nei pressi della stazione centrale di Napoli, hanno indicato l’indagato e i suoi complici come autore di analoghe condotte criminose.
È così emerso, grazie anche alle attività di osservazione e all’esame delle riprese filmate eseguite dagli impianti di videosorveglianza pubblici, che Gennaro Damiani, anche minacciando di far valere la sua appartenenza a un clan camorristico delle Case Nuove, controllava in modo capillare le attività di parcheggiatore abusivo svolte da persone senza fissa dimora ed emarginate, imponendo loro di ricevere parte delle somme raccolte, anche a titolo di elemosina, e reagendo con violenza nei confronti di chi si rifiutava di farlo. Gli ulteriori approfondimenti investigativi hanno confermato l’impianto accusatorio anche grazie alle dichiarazioni di altri testimoni sempre dediti alle stesse attività, che sebbene non destinatari di specifici episodi di violenza, hanno rappresentato come l’indagato avesse raggiunto, con metodi violenti ed intimidatori, il controllo e la gestione dei parcheggi abusivi nell’area della stazione centrale e zone limitrofe. Il nome di Gennaro Damiani o meglio, il suo nome d’arte “Genny Fenny” era balzato agli onori delle cronache nel marzo del 2021, quando era stato accoltellato alla schiena proprio nella zona di piazza Garibaldi e della Stazione Centrale. Secondo quanto riferito ai carabinieri prima, e sui social poi, dallo stesso “Genny Fenny”, l’aggressione sarebbe avvenuta per una presunta relazione con l’influencer Guendalina Tavassi. Nel 2018 era stato arrestato per estorsione.
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