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18 Dicembre 2022 - 09:50
Le rivelazioni del secondo verbale del neo pentito Raffaele Notturno dello “Chalet Bakù”. «Punirono un uomo perchè fu visto con me» Così fu isolato l’ex ras della famiglia degli “scissionisti” di Scampia
NAPOLI. «Mi dicevano che non dovevo stare in strada, non dovevo stare con la gente e che chiunque stava con me sarebbe statopercosso. In effetti in quel periodo fu picchiato un certo Bruno alla presenza dei Costantino Raia,al quale chiesi il motivo. Mi rispose: “lui sa perché”. Infatti erastato visto insieme a me». In un altro interrogatorio propedeutico alla decisione di pentirsidi Raffaele Notturno, ras dello “Chalet Bakù” estromesso dal gruppo Raia, il fratello di “Vettorio” ha raccontato le fasi del progressivo isolamento in cui lo avevano costretto gli ex alleati diventati nemici.
“Inizialmente midissero che dovevano parcheggiarmi, mettermi da parte, magradualmente di fatto mi misero in condizione di non dover nemmeno più uscire da casa. Lo facevo anche per la tranquillità della famiglia, visto che cercaronoanche di uccidermi”, ha riferito ilneo collaboratore di giustizia. Ecco altri passaggi delle sue dichiarazioni ai pm antimafia, con la consueta premessa che le persone citate devono essere ritenute estranee ai fatti narrati fino aprova contraria.«Un giorno armano (mio nipote)mi ha bussato a citofono e disseche era uscito (dal carcere, ndr)Costantino. Scesi e trovai Costantino Raia, suo fratello Patrizio con Pietro (loro nipote) e ilcognato di Patrizio di nome Antonio. Mi dissero di farmi da parte perché ormai comandavano loro. Parlavano in particolare Armando, Costantino e Patrizio dicendo: “levati da mezzo, comandiamo noi” pur affermando cheformalmente stavano sotto a“Vettorio”, mio fratello EnzoNotturno. Fino a quel momentoero io a gestire la piazza di spaccio del Bakù, avevo i miei ragazzi che vendevano vari tipi di sostanza. Ma la piazza rendeva poco. Loro mi dissero di farmi daparte, di “parcheggiarmi” pursenza impormi di andare via. Ricordo che quel giorno c’era anche Luigi Ruffo».
Il pentimento di Raffaele Notturno è direttamente collegato allevicende alla base delle misurecautelari emesse lo scorso 12 dicembre nei confronti di Francesco Raia detto “Cicciariello” (fratello del più conosciuto Costantino, 42 anni; Francesco Esposito, 42; Tommaso Rusciano, 44;Salvatore Gemito, 23; SalvatoreRusso, 26enne. Per tutti (da ritenere innocenti fino all’eventualecondanna definitiva) le accuse sono di estorsione e porto abusivodi armi da fuoco, aggravate dalmetodo mafioso. Contro i 5 indagati sono stati acquisiti indizidi colpevolezza, ritenuti gravi dagli inquirenti, in relazione a unadecina di azioni intimidatorie,perpetrate con spargimento di liquido infiammabile ed esplosione di colpi d’arma da fuoco. Duegiorni dopo, assistiti dall’avvocato Dario Carmine Procentese,hanno sostenuto gli interrogatoridi garanzia avvalendosi della facoltà di non rispondere.L’attività di indagine è stata avviata nel mese di ottobre a seguito dell’improvvisa conflittualitàregistrata per il controllo delle attività illecite, soprattutto nei lotti TA e TB, tra i gruppi Raia e Notturno.
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