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La Cassazione annulla la condanna, salvo il ras Perrella

La Cassazione annulla la condanna, salvo il ras Perrella

Droga al Rione Traiano con i Puccinelli-Petrone, il ras era stato condannato a sei anni e otto mesi

NAPOLI. La Corte di Cassazione ha annullato e ora è tutto da rifare per il ras Giovanni Perrella, che era stato condannato a 6 anni e 8 mesi per la partecipazione all’associazione finalizzata alla droga del Rione Traiano riconducibile ai Puccinelli-Petrone.

Sono state così accolte le argomentazioni degli avvocati Leopoldo Perone e Antonio Rizzo sul travisamento dei dati (le intercettazioni) che avevano condotto la Corte di appello a confermare la sentenza di primo grado. I difensori hanno messo in evidenza tutte le criticità, anche da un punto di vista delle motivazioni, sul contestato ruolo partecipativo dell’imputato. Secondo l’accusa era un soldato che partecipava ai turni di 24 ore sulle piazze di spaccio della zona. Ora però la Suprema Corte ha annullato e rinviato il processo nuovamente alla corte di appello di Napoli.

Giovanni Perrella, componente della nota famiglia del Rione Traiano storicamente legata ai Puccinelli, salì alla ribalta della cronaca per la prima volta nel 2018 quando si concluse il processo di primo grado nei confronti di esponenti dei vari gruppi impegnati nella vendita di sostanze stupefacenti. Non a caso quella parte dell’area flegrea è seconda soltanto a Scampia per quanto concerne i traffici di droga, anche se qualche investigatore negli ultimi tempi ipotizza addirittura il sorpasso quanto a volume d’affari complessivo.

Il dispositivo fu letto in un’aula blindata dalle forze dell’ordine, anche perché in aula ad attendere la sentenza c’erano moltissimi familiari e conoscenti degli 81 imputati. I giudici inflissero 79 condanne, furono soltanto 2 le assoluzione. Complessivamente per le persone condannate il conto ammontava a oltre 750 anni di carcere. Il “sistema” del rione Traiano, quartiere nella zona occidentale di Napoli, fu così colpito al cuore. Condannati al massimo della pena tutti i capi, tra i 20 e i 15 anni.

Mentre furono di poco inferiori le condanne per i gregari delle cosche che a Napoli hanno avuto il triste primato di aver “inventato” le stese. Sparatorie in aria che hanno solo lo scopo di intimidire i nemici. Due anni prima la zona del rione Traiano, dove gli scantinati sono trasformati in depositi per la droga e le vedette degli spacciatori sono ad ogni angolo, ogni sera c’era il coprifuoco. Non solo si sparava con le pistole, ma addirittura in alcuni casi venivano usati i mitra con raffiche che arrivano anche a cento colpi.

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