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Aumento tassa d'imbarco, scontro tra Gesac e Comune

Aumento tassa d'imbarco, scontro tra Gesac e Comune

È scontro tra Gesac, società di gestione dell'aeroporto di Napoli Capodichino, e Comune. Ieri la giunta del sindaco Manfredi ha dato il via libera all'aumento di due euro dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuale, un tema su cui la prossima settimana dovrà esprimersi anche il Consiglio comunale. Gesac esprime però «sconcerto» per la decisione. «Tale provvedimento - scrive la società in una nota - è stato assunto mentre sono ancora in corso interlocuzioni con il governo per individuare una soluzione che, nel pieno rispetto del Patto per Napoli che prevede tale aumento, consenta almeno di differirne l'attuazione all'inizio del 2025» e non a partire da gennaio. 

Per Gesac l'incremento della tassa aeroportuale d'imbarco sarebbe «solo indirettamente» un danno per la società «lo è invece direttamente per la città e per i cittadini. Per la città in quanto, come abbiamo ampiamente dimostrato con dati inoppugnabili e come denunziato dalle stesse compagnie aeree, questo determinerà un sensibile calo del traffico. La flessione del traffico provocherà danni immediati al turismo e, in prospettiva ravvicinata, allo sviluppo della città e all'occupazione diretta e indiretta collegata all'aeroporto, oltre che per i cittadini napoletani che, partendo dal loro aeroporto, pagheranno tariffe più alte».

BARETTA. «L'istituzione della tassa di imbarco di 2 euro a passeggero a favore del Comune di Napoli fa parte, assieme all'aumento dell'Addizionale Irpef, degli impegni assunti col governo in occasione della stipula del patto per Napoli, che prevede la erogazione da parte dello Stato di circa 1,3 milioni di euro con i quali si è potuto evitare il dissesto. Restano tuttavia rilevanti le difficoltà del bilancio comunale. La delibera di giunta, adottata ieri, è tecnicamente necessaria per poter iscrivere il provvedimento all'odg del prossimo Consiglio comunale che si terrà il giorno 28 dicembre, ultima data utile per deliberare. Non si tratta, quindi, di nessuna interruzione di dialogo». Lo scrive, in una nota, l'assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta.

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