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Incendio in un supermercato, nove famiglie sfollate

Incendio in un supermercato, nove famiglie sfollate

NAPOLI. Costretti a passare le festività natalizie fuori dai propri appartamenti, inibiti all’ingresso per motivi di sicurezza, a causa delle conseguenze del grosso incendio sviluppatosi poco dopo le 11 della sera del 23 dicembre all’interno del supermercato Sigma di via Colonnello Carlo Lahalle 3. Un Natale totalmente rovinato per i nove nuclei familiari di questo angolo di via Arenaccia, fuggiti in strada all’Antivigilia il più velocemente possibile per non essere travolti dalle fiamme che hanno distrutto i locali del Sigma e raggiunto pericolosamente le case circostanti, per quella che sarebbe potuta essere una tragedia. Le indagini sul rogo non si sono ancora concluse ma per gli inquirenti, con ogni probabilità, si tratterebbe di un incendio non di origine dolosa. A far scattare il rogo sarebbe stato un corto circuito dovuto probabilmente al malfunzionamento di un frigorifero. Al netto di qualche piccola intossicazione da fumo, nessuno è rimasto realmente ferito: una delle poche buone notizie. «Lo spavento è stato enorme, siamo fuggiti senza poter prendere nessun effetto personale. Sarebbe bastato qualche attimo dopo e forse non saremmo qui a raccontarlo» le parole di Pietro Manna, che nella notte tra il 23 e il 24 dicembre ha dormito con sua moglie all’interno della propria auto prima di recarsi dai parenti per cercare, almeno per qualche ora, di festeggiare il Natale nel modo più normale possibile. Manna, residente nella parte del palazzo di via Colonnello Carlo Lahalle 3 dove si trova il ballatoio raggiunto dalle fiamme (mentre invece l’altra metà ne è stata solo scalfita), ha poi aggiunto: «Nostro figlio di 10 anni è rimasto traumatizzato da quanto ha visto l’abbiamo mandato subito da amici per tranquillizzarlo». Come Pietro e la sua famiglia, la maggior parte degli abitanti delle 9 case del palazzo di via Colonnello Carlo Lahalle, dichiarate momentaneamente inagibili dai vigili del fuoco perché lambite e annerite dal fuoco (la puzza è ancora ben percepibile), si è recata ospite verso i propri e cari. Altri due anziani costretti ad evacuare sono stati invece sistemati, su indicazione dell’assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese, sul posto insieme alla presidente della Quarta Municipalità Maria Caniglia, presso la Comunità Alloggio “Giuseppe Signoriello” sita nella II Traversa Duca degli Abruzzi 8 a Secondigliano. Amalia, altra persona evacuata, è stata tra le prime a dare l’allarme. «Erano circa le 23.10 – il suo racconto della movimentata sera del 23 dicembre - io stavo stendendo i panni e abbiamo visto il fumo. Ho chiamato le altre persone per dire di mettersi in salvo. Tutti quanti però si sono resi conto di quanto successo, fuggendo. Subito abbiamo capito che era il Sigma a essersi incendiato. Io ho preso i miei cagnolini e dal terzo piano sono corsa giù. Sarebbero bastati pochi secondi per essere colpiti dalle fiamme e la notte in bianco è stata durissima». Nella giornata di oggi gli abitanti evacuati hanno annunciato che si raduneranno in un sit-in per chiedere delucidazioni rispetto al proprio rientro nelle case, che sarà autorizzato solo dopo che i vigili del fuoco, la Protezione Civile e le altre autorità avranno constatato la cessazione di ogni pericolo visto che ancora nei giorni successivi all’incendio del 23 diverse fumarole erano ancora ben presenti con il rischio della ripresa dell’incendio faticosamente spento dai pompieri. «Siamo preoccupati che i tempi di rientro possano essere lunghi, vogliamo risposte certe» la loro spiegazione a supporto della decisione di radunarsi quest’oggi in via Arenaccia. A recarsi sul posto e avviare le indagini per appurare l’accaduto i carabinieri, - quelli del nucleo radiomobile di Napoli, della Pmz Stella e della Stazione Borgo Loreto. A supporto le varie azioni di messa in sicurezza del posto, la Polizia Municipale. Il rogo ha altresì costretto all’interruzione di gas ed energia anche agli abitanti dei palazzi non evacuati e ai vari negozi che confinano con il supermercato Sigma, ora sequestrato per permettere gli approfondimenti dell’autorità giudiziaria e accertare le eventuali responsabilità. «Siamo stati lungamente in via Arenaccia cercando di dare supporto alle famiglie evacuate per quello che era in nostro potere». Così Maria Caniglia, presidente della Quarta Municipalità a commento della vicenda.

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