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Il questore: «Le baby gang non sono un'emergenza ma una realtà strutturale»

Il questore: «Le baby gang non sono un'emergenza ma una realtà strutturale»

«A Napoli non c'è un'emergenza di delinquenza minorile. È una realtà strutturale». Sono le parole usate dal questore di Napoli Alessandro Giuliano nella conferenza stampa di fine anno. «C'è una parte dei ragazzi di Napoli - ha detto - che sono senza opportunità e rabbiosi, e la società spesso scarica sulle spalle eroiche del terzo settore la cura dei ragazzi. Abbiamo delle squadre investigative su questi reati, ma noi non pensiamo solo alla prevenzione in strada con le auto che controllano il territorio. Cerchiamo di andare nelle scuole, di prevenire noi il bullismo e la polizia postale il cyberbullismo». 

Il Questore ha spiegato di non riferirsi ai rampolli delle famiglie di camorra «ma ai tanti ragazzi che sono abbandonati a loro stessi. Bisogna controllare se vanno a scuola e su questo tema è importante vedere al lavoro dirigenti scolastici che fanno attività di frontiera. La marginalità e la mancanza di prospettive sono tra le precondizioni di un problema che non si risolve solo con l'intervento forze dell'ordine». 

MOVIDA. Il Questore ha parlato anche del tema della movida tornato in auge dopo il caos del brindisi della vigilia di Natale e che potrebbe ripresentarsi anche a Capodanno. «Il problema non è affrontabile solo con le divise della polizia e dei carabinieri. È un tema complesso ma per legge la densità dei locali è consentita, anche se credo dovrebbe cambiare». Giuliano ha giudicato «molto positiva» la riunione tra i sindaci di Napoli, Roma e Milano voluta dal ministro degli Interni Piantedosi per affrontare il tema: «I problemi di movida non riguardano solo Napoli. Ci sono temi comuni sui sovraffollamenti che conosciamo bene sulla movida milanese e sono comuni alle grandi città metropolitane». 

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