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28 Dicembre 2022 - 18:02
A 128 anni dalla sua scomparsa, oltre cento persone riunite in preghiera per ricordare l'ultimo re delle Due Sicilie proclamato Servo di Dio dalla Chiesa. La celebrazione organizzata per il 15° anno dalla Fondazione il Giglio e dal Movimento Neoborbonico
NAPOLI. Ieri a Napoli erano più di 100, nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, a ricordare Francesco II di Borbone, ultimo re delle Due Sicilie, proclamato Servo di Dio dalla Chiesa, a 128 anni dalla sua scomparsa (27 dicembre 1894). Messa solenne in rito romano antico, con le note ed il canto dell’ “Inno del re” di Paisiello ad apertura e conclusione della celebrazione. La Messa è una tradizione di 15 anni, ed è organizzata dalla Fondazione il Giglio e dal Movimento Neoborbinico.
Spiccavano i mantelli di cavalieri e dame dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, l’ordine cavalleresco dei Borbone-Due Sicilie, e le uniformi d’epoca dei volontari del “I° reggimento di linea Re”. All’ omelia, il reverendo Don Antonio Luiso ha ricordato “il senso dell’ onore verso Dio e verso i sudditi” di Francesco II. In una breve commemorazione è stata ricordata la concezione della sovranità dei Borbone. Un recente articolo della professoressa Carmela Maria Spadaro, dell’Università Federico II, la ricollega direttamente a quella di Ruggero II il Normanno, primo Rex Siciliae nel 1130. Il sovrano doveva assomigliare a Cristo, in quanto il potere gli derivava dalla sua regalità universale. Il delegato dell’Ordine Costantiniano, marchesa Federica de Gregorio, ha letto un messaggio del Principe Carlo di Borbone. Altre cerimonie religiose si sono svolte, o si svolgono in questi giorni in Calabria, in Puglia ed in altri centri del Sud A Locri (Reggio Calabria ) una Messa è stata celebrata nel seminario vescovile “San Luigi”; a Pilingo di Gasperina (Catanzaro), il rito è stato officiato dal parroco Don Ferdinando Fodaro. Ma altre Messe sono previste nella Cattedrale di Gerace ed a Monasterace. In Puglia, a Conversano (Bari), il rito è stato officiato dal parroco, Don Luciano Rotolo, della “Fondazione Francesco II delle Due Sicilie”.
IL TESTO DEL MESSAGGIO DI SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE CARLO DI BORBONE
"Rivolgo a tutti i presenti i più sinceri auguri per queste giornate di festa e un ringraziamento per la Vostra partecipazione alla cerimonia di questa sera, in ricordo del nostro amato Francesco II Sovrano del Regno delle Due Sicilie. Mi riempie il cuore di gioia saper riunite così tante persone, perché è segno dell’affetto ancora vivo, verso questo grande Sovrano, che ha sempre amato i suoi sudditi e la sua Patria sacrificando se stesso, lasciando tanti ricordi ancora vivi nel cuore del suo popolo.
Oggi più che mai visti i tempi che viviamo, la figura di questo grande Re ci accompagni e protegga sempre.
Invio a voi tutti i miei auguri più cari ed affettuosi".
Carlo di Borbone delle Due Sicilie
Duca di Castro
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