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Il Consiglio va a senso unico sull’ordinanza anti-movida

Il Consiglio va a senso unico sull’ordinanza anti-movida

NAPOLI. Fa rumore, in Consiglio Comunale, il flop dell’ordinanza sindacale emanata per fronteggiare il fenomeno della movida natalizia. Per l’avvocato antimovida Gennaro Esposito e la consigliera di Fi Iris Savastano, il fallimento è evidente. Un banco di prova non superato per un’ordinanza «che andrebbe rivisitata soprattutto in vista 31 dicembre». Ma se è proprio la giornata di San Silvestro a destare ulteriori preoccupazioni tra maggioranza e opposizione, nei programmi dell’amministrazione non sono presenti ulteriori misure. L’ordinanza in vigore più che una novità è risultata un supporto all’attuale regolamento di polizia e sicurezza urbana. Il divieto di vendere per asporto o di somministrare ogni tipo di bevanda in contenitori di vetro o lattine, a prescindere però dall’orario, ha fatto sì, tuttavia, che il “brindisi in plastica” natalizio trasformasse il famoso quadrilatero dei baretti in un sito di stoccaggio per la plastica a cielo aperto. Bicchieri, cannucce, fette di limone ed enormi bustoni della spazzatura sono stati, infatti, le decorazioni Natalizie di cui hanno goduto i residenti la sera del 24 e la mattina del 25 dicembre. L’ordinanza in questione, che prevedeva anche un rafforzamento dei controlli, è stata però l’unica risposta che hanno ricevuto i comitati anti-movida. E sono gli stessi comitati ed i titolari di attività commerciali di quelle zone ad aver denunciato, preventivamente e tramite pec, non solo l’impossibilità di uscire o di raggiungere le proprie abitazioni o attività ma anche l’impossibilità per i mezzi di soccorso di intervenire. Un male annunciato quindi ma che di fatto sembra difficile da risolvere. Come denunciato dallo stesso questore di Napoli, Alessandro Giuliano «in alcune aree ci sono 20 locali in 100 metri, ma la legge lo consente. I brindisi e la movida di Capodanno, così come avvenuto alla vigilia di Natale, si svolgeranno in aree anguste e molto abitate. È un tema complesso ma per legge la densità dei locali è consentita». Aree estremamente anguste che accolgono un numero spropositato di persone. Un reale problema di ordine pubblico e di sicurezza urbana denunciato anche da un residente di via Bisignano, il quale per uscire in macchina è stato scortato dalle volanti delle forze dell’ordine. Ed è proprio la prigionia dei residenti scatenare il malumore in Consiglio Comunale: «Il diritto alla salute dei residenti di quelle zone va tutelato senza mezze misure» è quanto ricorda in aula il consigliere Gennaro Esposito. Un diritto che in realtà, viene violato tutto l’anno e che nonostante l’applicazione del regolamento di Polizia e Sicurezza urbana ancora non riesce a trovare degna tutela. E se un forte eco si avverte ogni qual volta in Consiglio Comunale viene usata la parola «dislocamento» della movida, un simile riflesso del suono si percepisce con la parola «equilibrio». Equilibrio che per gli assessori Armato e De Iesu andava ricercato tra cittadini e attività produttive, per una serena convivenza, ma che alla luce di tali episodi appare sempre più irraggiungibile, soprattutto per i residenti.

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