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03 Gennaio 2023 - 08:19
La prima settimana del mese di venta protagonista dell’economia nazionale grazie ai saldi. A Napoli, partiranno giovedì, alla vigilia dell’Epifania. Una data strategica grazie alla quale si spera di poter incassare qualcosina in più proprio pensando alla Befana. Una speranza che purtroppo non trova conferma nelle previsioni di Confesercenti. La corsa all’articolo scontato sta per iniziare, ma non è così “allegra” come si spera. I saldi avranno la durata di sessanta giorni e quindi il termine ultimo per acquistare articoli a prezzi scontati sarà il 2 aprile. Nonostante le attese, tuttavia, le stime di Confesercenti Campania per questa stagione di saldi prevedono una netta diminuzione (- 20%) delle spese rispetto allo stesso periodo del 2022, abbassando a circa 136 euro la spesa pro capite (nel gennaio del 2022 la spesa media è stata di 170 euro). Saranno circa 3 milioni le persone che nei prossimi 60 giorni parteciperanno ai saldi, generando comunque un introito di oltre 400 milioni di euro, con un plus del 25% garantito dai turisti che ancora affolleranno la nostra regione. «Purtroppo la diminuzione è riconducibile all'inflazione - commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno -, all'incremento dei costi e all'impossibilità per molte famiglie di far fronte a spese extra. In ogni caso è un introito importante per le nostre attività e per questo, ancora di più, bisogna dare forza ai commercianti sotto casa che pagano regolarmente le tasse nel nostro paese e nei nostri comuni contribuendo allo sviluppo degli stessi». La diminuzione del 20% dei consumi è conseguenza anche del fenomeno dalla valanga di pre-saldi e promozioni iniziate già a Santo Stefano: si è importata, infatti, addirittura la tradizione dei Boxing Days, il periodo di sconti - celebrato nel Regno Unito e in altri paesi del Commonwealth - che inizia proprio il 26 dicembre. «Purtroppo, quella delle vendite con sconto e anche sottocosto è diventata - spiega Schiavo - una pratica diffusissima, con cui si cercano di mantenere i volumi perduti in questi anni di difficoltà. La pratica, però, di fatto penalizza le attività meno strutturate che non possono competere contro campagne promozionali così aggressive. Ma per i saldi tradizionali i consumatori da sempre premiano i negozi di vicinato dei quali possono verificare la veridicità dell'offerta. Infatti, la spinta del marketing verso pre-saldi, vendite private e promozioni speciali, a nostro avviso, disorienta e riduce le tutele degli stessi consumatori, inducendoli a confondere le vendite promozionali con i saldi di fine stagione, che sono un evento commerciale del tutto diverso». In tal senso Confesercenti Campania, ricorda che i saldi si applicano solo a prodotti che abbiano una stagionalità, come abbigliamento, calzature e accessori.
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