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Parco Troisi, lotta contro il degrado

Parco Troisi, lotta contro il degrado

Laghetto prosciugato, bagni e impianti non funzionanti: cittadini e istituzioni locali in campo. Il progetto di recupero attende lo sblocco dei fondi del piano strategico. Simonetti: «Si intervenga presto»

NAPOLI. Un laghetto ormai prosciugato da diversi anni; bagni e colonnine di soccorso non funzionanti; una situazione di degrado generale anche per molte aree verdi, vedi anche i giardini pensili che sono sul tetto dei gazebo. Così come l’incuria e il passare del tempo hanno pesantemente segnato l’installazione di Michelangelo Pistoletto.

È la fotografia del Parco Troisi, uno dei grandi polmoni verdi della città di Napoli. Un’area che era stata attenzionata, se così si può dire, anche per la sua biodiversità visto che sono state trovate diverse specie di rospo smeraldino oltre all’elezione come luogo di riposo per molti uccelli migratori. La chiave restano i fondi del piano strategico della Città metropolitana. Nel progetto, che gode di un finanziamento di circa 970mila euro, si prevede la conversione dell’area adibita a laghetto in spazio destinato ad attività sportiva: cosa, questa avversata dalle associazioni; la rifunzionalizzazione della serra su via Domenico Atripaldi; la riqualificazione delle aree giochi; il ripristino degli impianti di illuminazione, idrico, elettrico e di videosorveglianza; l’installazione impianto antincendio sulla collina artificiale; la riqualificazione delle aree a verde, con interventi straordinari a carico di alberi di alto fusto ed integrazione con specie arboree ed arbustive; la revisione e integrazione degli arredi, integrazione di cestini e panchine, apposizione di cartellonistica informativa; rifacimento delle pavimentazioni; la riqualificazione dei servizi igienici a uso pubblico.

«Questo parco deve essere obbligatoriamente riqualificato dice il presidente della commissione Ambiente della sesta Municipalità, Daniele Simonetti -. Abbiamo chiesto anche un appuntamento all’assessore comunale Santagada per visionare quelli che sono i progetti di riqualificazione. Teniamo conto che il laghetto è un luogo simbolo e deve essere ripristinato nella sua funzione originaria. Abbiamo una moltitudine di verde e bisogna dotarsi anche di un’area di sgambamento per i cani». Simonetti sottolinea che «l’impegno della Municipalità, che non gestisce il parco, è quello di spingere l’amministrazione comunale a intervenire quanto prima perché non è possibile che i cittadini di questa zona debbano subire un degrado inaccettabile. Quando fu inaugurato con Bassolino, il Parco Troisi era considerato un vero e proprio fiore all’occhiello. L’assessore Santagada sta profondendo notevoli sforzi e ci auguriamo che trovino quanto prima realizzazione concreta affinché gli abitanti possano avere un luogo dove passare il proprio tempo libero in serenità».

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