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08 Gennaio 2023 - 11:11
Alberghi e B&B: «Occupazioni oltre l’80 per cento». Confcommercio: «Bene ma turismo low cost». I ristoratori: «Affluenze senza precedenti»
NAPOLI. Trend in forte crescita, record soprattutto di presenze straniere: tedeschi, nordeuropei, americani. Ha fatto il botto l’offerta turistica tra Natale, Capodanno e l’Epifania a Napoli. Antonio Lettera, vicepresidente della Sezione Turismo dell’Unione degli industriali, nonché direttore dello Starhotels Terminus parla di numeri eccezionali: «Finalmente la svolta, dopo due anni legati ancora alla pandemia, e con un’occupazione camere nelle sole strutture alberghiere dell’80%».
Anche Salvatore Naldi, presidente Federalberghi Napoli, sottolinea la necessità che i turisti vivano bene la città.: «Abbiamo visto con grande interesse l’offerta decentrata. Napoli presenta grandi attrattori anche in zone meno centrali come Capodimonte, Fuorigrotta, Agnano e Bagnoli, da anni oggetto di progetti spesso mai realizzati. Si tratta di luoghi dalle potenzialità straordinarie per le attività congressuali». Infine, Pasquale Stomeo, direttore del Gruppo Lhp Hotels, di cui fa parte il pentastellato Napoli Palace Spa: «Nonostante la recentissima apertura -il 14 ottobre scorso e la poca attività di marketing fatta, abbiamo riscontrato un’occupazione camere del 70% dall’Immacolata fino all’Epifania che ci lascia ben sperare».
Agostino Ingenito, presidente di Abbac Guestitaly, è soddisfatto: «Oltre 180.000 pernottamenti con una media di costi camera 70/120 euro per una doppia nell’ultimo ponte, registrati dall’Otei Abbac L’Osservatorio che effettua analisi e sondaggi sulla ricettività. Una crescita esponenziale per la città che dalla tarda primavera ha dimostrato di essere in linea con le altre destinazioni europee e italiane ritornate ad essere mete turistiche preferite anche da stranieri oltreoceano».
Sul fronte degli esercenti, Massimo Di Porzio, presidente di Confcommercio di Napoli e provincia, è chiaro: «È andato bene il turismo ma purtroppo solo low cost. Dobbiamo attrarre visitatori di alta fascia e puntare sui distretti commerciali, le delocalizzazioni e la promozione delle vie dell’artigianato possono essere strumenti utili per garantire in futuro anche a Napoli e provincia un turismo più ricco che oggi predilige Milano per lo shopping di qualità e altre zone d’Italia. Bisogna riorganizzarsi unendo le energie migliori degli imprenditori e delle istituzioni per garantire a Napoli una offerta turistica più ampia».
Infine, Vincenzo Schiavo, numero uno di Confesercenti Campania: «I dati complessivi del periodo sono buoni. Anche in questo ultimo weekend lungo c’è stata un’occupazione media delle strutture alberghiere ed extralberghiere del 90 per cento. Oltre 100mila turisti hanno soggiornato, con un giro di affari che ha superato 30 milioni euro perché i turisti hanno speso qualcosa anche presso le attività commerciali e di ristorazione, lasciando altri 5-7 milioni».
Festività nel segno della tradizione e della continuità anche per la ristorazione. Antonino Della Notte, presidente Aicast, nonché componente di giunta della Camera di commercio di Napoli con delega al Turismo, è chiaro: «Per la prima volta abbiamo visto turisti festosi e contenti di visitare la città, di gustare le sue pietanza tipiche. Come Aicast daremo il massimo contributo affinché si possa migliorare ancora». Giuseppe Marzio, del Gran Bar Caffetteria Franco: «Durante le festività natalizie l’affluenza al locale ha superato ogni aspettativa. Era tempo che non accadeva con chiusure prolungate di orario. Clientela in leggero calo a Capodanno, in quanto la gente ha trascorso fuori casa la festività. Contenuta l’affluenza all’Epifania, dovuta anche ai visitatori che hanno affollato i bad and breakfast presenti numerosi a Fuorigrotta».
Per Maurizio Rotenni della Ristopizzeria Bella figliola a piazzale Tecchio: «Tutto sommato è andata abbastanza bene anche se la maggiore affluenza l’abbiamo riscontrata con l’apertura del Christmas Village alla Mostra fino al 23 dicembre e del Peter Pan nella piazza che ha attirato molte famiglie con bambini. La vicinanza alla stazione della metropolitana dei Campi Flegrei ha portato qualche presenza in più, ma abbiamo sofferto la mancata presenza dei tifosi per la sospensione del campionato di calcio».
Secondo Salvatore Estatico della Trattoria del Sole a Portamedina: «La maggiore affluenza di visitatori, soprattutto provenienti dal Nord Italia è andata ben oltre le aspettative e ci ha consentito di prolungare l’attività lavorativa oltre il normale orario di apertura. Non siamo rimasti comunque impreparati, in quanto le stime davano un incremento di visitatori di oltre il 10% nella zona della Pignasecca che rappresenta la porta d’ingresso al centro antico. Le preferenze? La cucina tipica partenopea».
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