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Scoppia la guerra di Chiaia, sparatoria davanti i ragazzini

Scoppia la guerra di Chiaia, sparatoria davanti i ragazzini

Napoli, commando esplode quattro colpi di pistola a due passi dal liceo Umberto I

NAPOLI. Il lato oscuro del salotto buono di Napoli si mostra sempre più in tutta la propria spregiudicatezza. Come anticipato nelle scorse settimane dal nostro giornale, c’è un filo rosso che collega la zona “nobile” di Chiaia, quella a ridosso dei “Baretti”, ai tormentati vicoli della Torretta. Un filo intriso di droga, soprattutto cocaina, del quale sono pronte ad appropriarsi tutte le principali cosche del quartiere: dai Frizziero-Piccirillo-Cirella spalleggiati dai ,  di Secondigliano agli Strazzullo appoggiati dai mianesi, per finire agli emergenti Innocenti-Piciocchi, che conterebbero invece sul supporto dei Giannelli di Cavalleggeri d’Aosta. Un quadro esplosivo e che anche in questo fine settimana non ha tardato a far sentire i propri effetti. Gli uomini di mala stavolta hanno però agito con estrema spregiudicatezza, esplodendo quattro colpi di pistola in via Francesco Lomonaco, nei pressi del liceo “Umberto I”, davanti a centinaia di ragazzini. E non è purtroppo finita qui: il raid è stato infatti preceduto di pochi giorni dal pestaggio ai danni di due esponenti del gruppo Fioretti della Torretta. Il resoconto dell’ultima settimana di fibrillazioni camorristiche parte da quest’ultima vicenda. I contorni dell’aggressione sono ancora in parte da definire, ma stando ad alcuni rumors raccolti dal “Roma” il pestaggio sarebbe stato commesso da un commando di sette-otto uomini vicini agli Strazzullo e ai Piciocchi-Innocenti di vico Vasto a Chiaia. Nel mirino della spedizione punitiva sono finiti due uomini, imparentati tra loro e a propria volta congiunti del presunto capozona Umberto Fioretti, ridotti a una maschera di sangue - con tutta probabilità - per questioni di droga: vale a dire, l’imposizione delle forniture alle “piazze” della Torretta. Il raid è avvenuto in via Antonio Serra, strada non distante da via Santa Maria in Portico, dove giorni prima un altro commando aveva fatto irruzione per intimidire un esponente dei Piccirillo. Tornando invece alle vittime dell’aggressione, nessuna delle due ha fatto ricorso a cure mediche: un “dettaglio” che potrebbe complicare non poco il lavoro degli investigatori che stanno monitorando gli affari di mala della zona. Il peggio è però arrivato sabato notte, quando intorno alle 23,40 la polizia ha ricevuto la segnalazione di alcuni colpi di arma da fuoco, esplosi in via Francesco Lomonaco, nel cuore di Chiaia. Il raid, interamente ripreso in un video, è stato eseguito da un manipolo di giovani - almeno sei - piombati sulla scena in sella a due scooter. Due i “sicari” che hanno premuto il grilletto, esplodendo due colpi ciascuno. Sul posto si sono precipitate le volanti dell’Upg e gli uomini del commissariato San Ferdinando per i rilievi tecnici di routine. I riscontri non si sono purtroppo fatti attendere. Sul selciato gli agenti hanno repertato tre bossoli esplosi da armi a salve: dunque nessun ferito o danneggiamento, ma solo la volontà di lanciare un’intimidazione. Gli uomini di Malanapoli alzano il tiro e il rischio di un’escalation è ormai dietro l’angolo

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