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09 Gennaio 2023 - 08:59
La rixhiesta al governo: «Prioritario difendere il potere d’acquisto degli stipendi»
NAPOLI. Serve al più presto un intervento choc sul cuneo fiscale. Per bilanciare la nuova raffica di aumenti, dalle bollette ai carburanti, «occorre mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori a basso reddito attraverso un deciso taglio delle tasse sul lavoro», sostengono gli imprenditori napoletani.
«GARANTIRE IL POTERE D’ACQUISTO». La Manovra finanziaria varata dal Governo per sostenere le aziende e il potere d’acquisto dei lavoratori non basta. Almeno per quanto auspicato da chi fa impresa: «La priorità è garantire il potere d’acquisto compresso dall’inflazione», spiega Valentina De Ponte, amministratrice di Dpi Innovazioni, azienda specializzata in creazione e digitalizzazione di uffici. I due punti percentuali di riduzione del costo del lavoro inseriti nella legge di Bilancio rappresentano un segnale che va nella giusta direzione, ma è ancora tropo timido. «Da una parte il Governo adotta dei provvedimenti positivi, come le risorse stanziate per il caro energia, dall’altra invece non sceglie l’unica strada percorribile: una riforma strutturale sui temi del lavoro». Per questo, osserva De Ponte, «la misura proposta è ancora un intervento palliativo, fronteggia solo in parte l’inflazione e la crisi energetica». Soprattutto alla luce della nuova raffica di aumenti da cui famiglie e imprese sono state investite all’inizio del nuovo anno.
«SERVE UN INTERVENTO PIÙ ROBUSTO». Anche Arcangelo Fornaro (Grania, Ar.Ter aeronautica, azienda meccanica di alta precisione per la componentistica aeronautica e ferroviaria e per la manutenzione di impianti per pastifici) si aspettava «un intervento risolutivo e comunque più robusto» che riconducesse il costo del lavoro a quello dei principali Paesi europei: «L’eccessivo peso della tassazione sul lavoro è una zavorra che ci portiamo indietro, che va eliminata per rendere le nostre imprese competitive con i nostri partner internazionali».
I TIMORI DEGLI AGRICOLTORI. Discorso analogo arriva dal mondo agricolo e da quello della trasformazione, come afferma Raffaele Amore, titolare dell’oleificio Samnium, nonché presidente della Cia Campania. Amore condivide la scelta dell’Esecutivo di prorogare il taglio del cuneo fiscale per il 2023 fino al 3% per i redditi più bassi, così come considera «positiva la detassazione al 5% per i premi di produttività fino a 3mila euro», ma aggiunge che occorrono «anche strumenti di flessibilità per recuperare manodopera nel settore agricolo attraverso un meccanismo semplificato sia per le imprese che per i lavoratori». In ogni caso, conclude Amore, «è già un segnale significativo che il Governo se ne occupi».
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