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20 Gennaio 2023 - 17:36
NAPOLI. Non solo i numeri di traffico fanno volare sempre più in alto l’aeroporto internazionale di Capodichino che chiude il 2022 con 10,9 milioni di passeggeri, di cui circa 7 milioni sul segmento internazionale e 3,9 su quello internazionale portando la ripresa ai livelli pre-covid. Capodichino è anche sul podio dei migliori scali italiani per i servizi aeroportuali. Secondo un’indagine di ParkVia, che ha analizzato l’andamento di 33 aeroporti italiani, lo scalo napoletano è il secondo in Italia, dopo Roma Fiumicino, per i migliori servizi offerti a terra. Un risultato più che soddisfacente, se si considera che lo scalo napoletano ha registrato l’anno scorso circa 6mila voli in meno dei 10.497 di Fiumicino. Capodichino si conferma anche come l’aeroporto italiano con la più alta percentuale di crescita. Basti dire che nel solo mese di luglio, il migliore di sempre, sono transitati 1milione 272mila passeggeri, cifra che supera di 86mila unità il precedente massimo storico registrato nel mese di agosto 2019, prima della pandemia. Ed è quello che ha ottenuto appena un mese fa il livello 4+Transition del programma internazionale per la riduzioni delle emissioni di Co2 entrando a far parte della lista speciale delle 18 società al mondo che hanno conseguito questa certificazione. Un bel successo per l’aeroporto internazionale di Napoli che si appresta a conseguire un nuovo tassello di sostenibilità ambientale: a partire dal prossimo febbraio, gli aerei in partenza ed in arrivo su Capodichino seguiranno nuove rotte per rendere al minimo l’impatto acustico (30% in meno della popolazione esposta) e quelli di emissione di gas climalteranti, cioè di quei gas che arrecano danni alla salute della collettività. Si tratta di una nuova procedura di volo basata sulla guida satellitare, che Gesac avvierà d’intesa con l’Enav che l’ha messa a punto, in grado di ridurre di circa quattro minuti i tempi di volo e 11mila tonnellate di Co2 annue, evitando il sorvolo del centro storico della città di Napoli e riducendo le emissioni acustiche. «Il riconoscimento conferma che non solo è possibile ma è doveroso coniugare crescita e sostenibilità», commenta Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac. «L’approccio allo sviluppo sostenibile ha sempre orientato la gestione e gli investimenti di Gesac che consideriamo uno dei motori economici del territorio e, pertanto, una struttura all’avanguardia del processo di transizione ecologica e di rigenerazione urbana». Attenzione all’ambiente a parte, la Gesac è proiettata anche a sviluppare il programma operativo del proprio network, confermando il proprio ruolo trainante nell’economia cittadina. In attesa della programmazione di gran parte dei vettori, nel 2023 si prevede un turismo in entrata che dovrebbe superare le 109 destinazioni con volo diretto, di cui 93 internazionali e 17 nazionali. I napoletani ed i viaggiatori provenienti da altre località della regione e del Mezzogiorno potranno approfittare dei circa 420mila transiti dei quali 250mila sono direttrici internazionali. Oltre ai collegamenti con le destinazioni a breve e medio raggio, sarà possibile raggiungere da Napoli i maggiori hub esteri (New York/ Newark, Monaco, Parigi Charles de Gaulle, Francoforte, Londra Heathrow, Istanbul, Madrid e Dubai) mentre , a partire da aprile, sarà operativo il volo per Riyadh in Arabia Saudita.
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