Tutte le novità
20 Gennaio 2023 - 18:58
La Regione Campania ha pubblicato sul proprio sito la relazione di Riccardo Realfonzo, rappresentante della Regione nel Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro di San Carlo, con la quale ha motivato le ragioni del suo voto contrario al bilancio di previsione 2023, poi approvato dal Consiglio di indirizzo. In una nota diffusa dalla Regione Campania si sottolineano 6 punti evidenziati nella relazione: "Appostamento in bilancio del finanziamento regionale (Fondi Poc) per 2 milioni di euro, risorse inesistenti; previsione di una significativa riduzione dei costi di produzione e gestione non documentata; previsione di aumento delle entrate per bigliettazione incoerente rispetto alla prevista chiusura del teatro per tre mesi e il trasferimento delle attività al teatro Politeama; previsione di un piano di assunzioni senza dimostrata sostenibilità finanziaria; presenza di costi ingiustificati a seguito della nomina, da parte del soprintendente, del direttore generale, figura non prevista dallo Statuto, per l'espletamento di funzioni proprie del soprintendente; necessità di precisare importo dei compensi annui riconosciuti al soprintendente, eccedenti il tetto massimo previsto dalla legge".
Nella stessa nota la Regione trasmette "la tabella dei contributi" di Regione Campania, Comune di Napoli e Città metropolitana, con la quale si sottolinea tra l'altro che "il Comune negli anni 2020 e 2021 non ha versato il contributo. Il relativo importo, pari ad euro 1.200.000 - prosegue la nota - dovrebbe essere versato in tre quote di euro 400.000 nel triennio 2023-2025".
FI ANNUNCIA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE. «Bisogna fare assolutamente chiarezza sulla gestione economico-finanziaria del Teatro San Carlo. Invitiamo il ministro Gennaro Sangiuliano ad attivare tutti gli strumenti ispettivi in suo potere per verificare quanto denunciato dal rappresentante della Regione Campania nel comitato d'indirizzo della Fondazione, prof. Riccardo Realfonzo, che ha espresso parere negativo al bilancio di previsione 2023». A dirlo sono Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia alla Camera, e Franco Silvestro, senatore del partito azzurro.
«Presenteremo immediatamente una interrogazione parlamentare – aggiungono – perché siamo profondamente preoccupati dai rilievi mossi dal prof. Realfonzo alla tenuta economica di quella grande istituzione culturale che è il Teatro San Carlo. Rilievi che delineano uno scenario di incertezza e di debolezza della struttura che non possono, in alcun modo, rischiare di minare la difficile fase di ripresa post Covid del teatro».
«Il San Carlo è uno dei templi culturali più famosi al mondo ed è l'orgoglio della tradizione musicale napoletana e italiana a livello internazionale – concludono la Patriarca e Silvestro –. Se le zone d'ombra, rilevate dal prof. Realfonzo, si rivelassero in tutta la loro gravità, sarebbe necessario intervenire con prontezza e determinazione per mettere in sicurezza l'Ente, che è e resta il bene unico da tutelare».
MANFREDI. «Nessuno è indispensabile, l'unica cosa indispensabile è il Ministero perché è il grande contributore del San Carlo». Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, presidente della Fondazione Teatro di San Carlo, rispondendo alle domande sul voto contrario del rappresentante della Regione Campania nel Consiglio di indirizzo della Fondazione al bilancio, poi approvato ieri, e sull'ipotesi di un disimpegno della Regione dal San Carlo. «Il nostro equilibrio dei conti - ha aggiunto Manfredi - non è diverso da quello di altre istituzioni, solo La Scala ha più risorse del San Carlo. Abbiamo un incasso da bigliettazione del San Carlo molto importante rispetto alle istituzioni di tipo lirico-sinfonico, ma sono istituzioni che si mantengono essenzialmente sul contributo pubblico. È come il trasporto pubblico locale, non si mantiene sui biglietti».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo