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Sciopero dei benzinai, a Napoli assalto ai distributori

Sciopero dei benzinai, a Napoli assalto ai distributori

NAPOLI. Le sigle sindacali dei gestori si spaccano sullo sciopero inizialmente proclamato per 24 ore. Se Faib-Confesercenti annuncia la riduzione a un solo giorno, quindi fino a stasera alle 19, dei distributori di benzina, Fegica e Figisc/Anisa confermano la linea dura per la serrata fino a giovedì. Resta, comunque, l’assalto alla pompe di benzina in tutta Italia. E Napoli non fa eccezione. Ieri mattina file si sono registrate in molti distributori, specialmente nelle zone più periferiche del capoluogo campano caratterizzate da una maggiore presenza di pompe non facenti riferimento alle grandi compagnie e quindi con prezzi più convenienti. Ma anche quelle con marchi più “noti”, se così si può dire, hanno fatto registrare massicce affluenze già di prima mattina. Luigi Cifinelli, che con la Esso è uno storico riferimento a Scampia, concorda con lo sciopero: «Siamo rientrati nei tempi di legge, perché dicono che ci deve essere sempre un preavviso. Secondo me i sindacati si sono mossi bene ma dovevano aumentare i giorni di sciopero. Abbiamo registrato un gran numero automobilisti che sono venuti a fare rifornimento». Secondo Cifinelli, però, «paradossalmente avrebbero fatto meglio a fermare le auto e appoggiare la nostra protesta, perché così avremmo potuto davvero creare problemi a tutti». E ancora: «C’è chi resterà aperto? Il distributore onesto sciopera, chi specula, invece, sicuramente resterà aperto per guadagnare più soldi. Purtroppo noi non possiamo fare controlli, dovrebbe farli la Guardia di Finanza». Infine: «Abbiamo avuto da parte delle compagnie petrolifere un aumento di altri quattro centesimi del prezzo dei carburanti. E questo nonostante il fatto che il prezzo del petrolio sia stabile da diversi giorni. Ritorsioni da parte delle compagnie? No, in occasione dell’altro sciopero ci hanno chiamato per convincerci a rimanere aperti. Adesso questo non è successo». Concorde con lo sciopero, anche se in attesa di decisioni della “casa madre”, Renato Verde del distributore Energas di via Janfolla: «Non sappiamo ancora se chiuderemo, ce lo comunicheranno stasera (ieri ndc). Ma credo che sia uno sciopero giusto perché la nostra categoria che è stata accusata di aumentare i prezzi, cosa che non è in nostro potere, e la doppia cartellonista non fa che incasinare le cose. .Qualche automobilista ci ha dato solidarietà ma altri quando vedono i prezzi se la prendono con noi che non possiamo farci nulla». Riguardo le soluzioni che potrebbero essere trovate, per Verde «bisognerebbe razionalizzare la rete, i volumi erogati sono bassi».

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