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27 Gennaio 2023 - 08:30
NAPOLI. Sta facendo discutere l’apertura al Vomero della pasticceria Mr. Dick per i suoi prodotti dolciari a forma di organi genitali. C’è chi non ci dà peso, chi è incuriosito, chi chiede il rispetto del decoro e chi avvierebbe anche una petizione per la sua chiusura. A tal proposito abbiamo chiesto ad Adolfo De Santis, presidente della commissione commercio della V Municipalità cosa ne pensa della nuova attività commerciale al Vomero che sta suscitando non poche polemiche? «Quello che accade è il sintomo del cambiamento in atto da diversi anni nel nostro territorio. Ritengo che l’esercizio commerciale, tra l’altro presente in altre città italiane, esaurito l’effetto "novità", dovrà fare i conti con le regole del mercato in termini di qualità ed in quella zona ci sono tanti altri esercizi che vendono prodotti di livello. Staremo a vedere».
C’è addirittura chi avvierebbe una petizione per chiederne la chiusura. Lei la firmerebbe?
«Rispetto il pensiero di tutti, ma non firmerei la petizione. Credo che siano altri i temi su cui porre l'attenzione sul nostro territorio».
A Roma e Milano i Comuni hanno chiesto di coprire le insegne. Potrebbe essere fatto anche a Napoli?
«Non so come siano le insegne nelle altre città, ma in quelle del Vomero non vedo immagini che possano urtare la sensibilità. Ma su questo punto saremo vigili. Vabene il libero mercato ma non senza il rispetto dei luoghi pubblici. L’attività in questione, tra l’altro, si trova difronte un negozio di giocattoli».
Un tema è il mutamento del tessuto commerciale al Vomero negli ultimi decenni. Negozi storici e librerie hanno lasciato spazio all’invasione dello street food. Lei cosa ne pensa?
«È il tema da affrontare. È vero che i mutamenti difficilmente si possono fermare ma è anche giusto provare ad orientarli, cercando l'equilibrio tra le esigenze dei residenti e le aspirazioni degli imprenditori».
Quanto questo mutamento ha influito sulla vivibilità del quartiere?
«Enormemente se pensiamo solo in termini di traffico e di affluenza, specialmente nel fine settimana. È vero che la maggiore presenza è un buon viatico per il tessuto commerciale, ma è altresì vero che il nostro territorio è inondato di auto. Sarebbe il caso di intavolare un serio discorso sulla ztl, che comporti un miglioramento del servizio di trasporto pubblico e la predisposizione di parcheggi di interscambio. Non parliamo di parcheggi o box pertinenziali, ma luoghi dove lasciare l’auto per poi usare i mezzi pubblici per arrivare al Vomero».
Un altro tema al centro dell’attenzione è l’occupazione suolo. Durante il Covid si è favorito molto le attività all’aperto. Ora qual è la situazione?
«L'occupazione suolo è un tema sentito. Dobbiamo contemperare le esigenze tenendo ben presente che in primo luogo vanno rispettate le norme di sicurezza e la tutela dei deboli come bambini e disabili».
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