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Omicidio Tomaselli, prende quota l’ipotesi di un attacco interno

Omicidio Tomaselli, prende quota l’ipotesi di un attacco interno

NAPOLI. I tempi non sono ancora maturi per avere certezze, ma a poco più di ventiquattro ore dall’assassinio di Rocco Tomaselli le indagini sembrano già essersi incanalate su due binari paralleli: il primo conduce a un attacco messo a segno dai rivali di sempre, i Contini dell’Alleanza di Secondigliano, il secondo porta invece dritto all’ipotesi di un’epurazione interna. Tradotto, dopo il recentissimo arresto di Ciro Mazzarella (nella foto a sinistra), indiscusso boss del Mercato, Tomaselli potrebbe essere stato eliminato nell’ambito dell’attuale fase di riassestamento della potente cosca. Insomma, il suo status di reggente potrebbe non essere andato giù a qualche affiliato che stava scalpitando per assumere il controllo della cosca. Lo stesso Ciro Mazzarella, al quale Rocco Tomaselli era molto vicino, già da qualche tempo non era molto ben visto all’interno dell’organizzazione. I ras “parigrado”, in particolare i cugini Michele Mazzarella e Salvatore Barile, gli contestavano infatti un’eccessiva vicinanza al clan Contini, con il quale Ciro Mazzarella in almeno un’occasione avrebbe evitato di entrare in conflitto. Il retroscena è stato riferito tra l’altro dall’ex boss Salvatore Giuliano “’o russo” (nella foto a destra), ex capoclan di Forcella, che con le sue dichiarazioni poche settimane fa ha contribuito all’arresto dei due Mazzarella e di Barile. Sul punto, il 19 ottobre 2021 il super pentito ha dichiarato: «C’è stata quella questione insorta con il clan Contini in relazione all’attività di un contrabbandiere di sigarette, tale Diego Pezzella (accusato di un aver scaricato un carico al “Buvero” senza il consenso del clan di riferimento, ndr). Da quel momento, poiché Ciro Mazzarella è intervenuto nella questione prendendo la parte del clan Contini, Michele Mazzarella ha deciso che non potesse parlare più per conto del clan. Ciò è stato deciso a tavola nell’immediatezza. Nel momento in cui Ciro Mazzarella si è schierato con i Contini contro noi Giuliano, Michele Mazzarella, che ha sempre considerato i Contini suoi nemici e che li attaccherebbe in ogni momento per qualsiasi ragione, non ci è passato sopra». Lo stesso ras del Mercato, Ciro Mazzarella, non aveva comunque più grande stima dei cugini. Intercettato il 28 marzo scorso, affermava: «Questo rimane tra noi, però la nostra riunione di oggi, la gente temerà! Perché domani mattina quando levano a sti due sbirri (il riferimento è a Michele Mazzarella e Salvatore Barile), perché sono due sbirri, confidenti e infami delle guardie, perché io non faccio niente e vivo con il panico, perché sono onesto». Tra i vicoli del Mercato tirava già da qualche mese una pessima aria e anche all’interno degli stessi Mazzarella si era creata una profonda spaccatura tra gli uomini al vertice dell’organizzazione. Un quadro potenzialmente esplosivo, il cui innesto potrebbe essere stato il recente arresto di Ciro Mazzarella. Con la sua cattura e la reggenza affidata - forse a sorpresa - al 32enne Tomaselli, più di qualche affiliato smanioso di potere potrebbe aver deciso di mostrare i muscoli. Gli investigatori che stanno lavorando al caso non escludono però la pista che conduce a un attacco dell’Alleanza di Secondigliano, che già in passato, tramite i Rinaldi, si era con prepotenza affacciata sulla zona.

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