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28 Gennaio 2023 - 09:15
NAPOLI. Continua a far parlare il servizio mensa delle scuole del Comune di Napoli. Ad attirare l’attenzione, anche questa volta non è un semplice “disservizio” o un “ritardo”. Dopo le lasagne crude, denunciate a novembre nella seconda Municipalità di Napoli, alla settima, nella giornata di ieri, arrivano le “lasagne carbonizzate”. Questo è stato il pranzo portato ieri ai piccoli studenti. Ma se per il servizio mensa non è richiesta anche la mise en place, indiscutibile è sicuramente la pretesa di un pasto sano. Numerose sono state le segnalazioni dei genitori ormai indignati e stanchi perché, quello di ieri, come da loro riferito, «non è un episodio isolato». Come se non fosse bastato il mese e mezzo di ritardo per l’attivazione del servizio, ad oggi i genitori devono affrontare un’ulteriore difficoltà e preoccupazione per i loro figli: la qualità del cibo somministrato. Ad essere allertata, è stata anche la Municipalità di appartenenza. Come confermato dal vicepresidente Giuseppe Grazioso: «Una segnalazione è arrivata anche a me personalmente. Ci siamo subito attivati per allertare gli uffici competenti. Abbiamo chiesto al servizio “Gestione attività territoriale” (Gat) di raccoglie, attraverso i circoli comunali, tutte le segnalazioni. I risultati del monitoraggio richiesto ci sarà fornito lunedì. Faremo il punto della situazione e avremmo quindi una certezza su ciò che è successo e su quanti plessi sono coinvolti». Un banco di prova per la società Sirio s.r.l. vincitrice del bando. Un bando di gara indetto dal Comune di Napoli per la refezione scolastica, che ricordiamo essere da quest’anno di attribuzione triennale. Una scelta, quella di aumentare il periodo di attribuzione, dettata dalla necessità di garantire il servizio sin dal primo giorno, al fine di limitare i disagi. Ed è con lo stesso scopo, che in collaborazione delle Municipalità era stata dichiarata l’istituzione di una Commissione Refezione competente nella valutazione della qualità dei servizi, che ad oggi però ancora non è operativa. «Fino ad oggi non avevamo grosse segnalazioni. I funzionari o i dirigenti dei plessi, sulla bolla di consegna che ricevono quotidianamente, possono fare delle osservazioni o segnalazioni. Ovviamente la tutela dei bambini e la loro salute viene al primo posto, i funzionari si interfacceranno con i dirigenti. E controlleremo anche se ci siano stati o meno ammonimenti precedenti» conclude Grazioso
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