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29 Gennaio 2023 - 14:18
NAPOLI. Una tragedia frutto avvelenato della disperazione ha sconvolto ieri sera il Rione Luzzatti nel quartiere Poggioreale. Un 75enne con un passato da impiegato, Salvatore Maddaluno, ha ucciso a coltellate la compagna 96enne, costretta a letto da tempo per una malattia. Probabilmente non riusciva più a vederla soffrire, ma al tempo stesso non ha retto l’impatto emotivo del gesto appena compiuto o se n’è subito pentito, lanciandosi dal balcone dell’appartamento in via Luigi Landolfi. Nessuno comunque potrà mai sapere se il pensionato avesse invece già pianificato il tutto: all’arrivo dell’ambulanza e dei carabinieri era già morto. In casa gli uomini dell’Arma non hanno trovato nessun biglietto di spiegazione. L’omicidio-suicidio è avvenuto, secondo più secondo meno, tra le 18 e 20 e le 18 e 25. Il tempo per Salvatore Maddaluno di prendere un coltello, che poi è stato trovato insanguinato nel corridoio dell’appartamento, e di colpire in vari punti del corpo l’anziana donna, Giuseppina Faiella. I due convivevano da molto tempo ed erano invecchiati insieme con serenità. I vicini li descrivono come una coppia tranquilla fino a quando la 96enne non ha cominciato a stare male. Circostanza che spinge chi conosceva i due pensionati a pensare a un atto dettato da troppo amore, pur trattandosi comunque di un femminicidio, e non a una violenza contro l’anziana. A dare l’allarme per primo sono stati, chiamando il 112, gli abitanti del palazzo e della strada. Una serie di telefonate che segnalavano un uomo che si era gettato nel vuoto da un balcone al secondo piano. Il corpo senza vita di Salvatore Maddaluno è stato trovato di fianco, insanguinato e con varie ferite alla testa e al volto. Invece Giuseppina Faiella era nel suo letto, da cui non si poteva più muovere, con tagli al torace e all’addome. Accorsi rapidamente a via Luigi Landolfi, i carabinieri della compagnia Poggioreale con i colleghi del Nucleo radiomobile e del reparto Investigazioni scientifiche hanno compiuto una serie di rilievi e ascoltato alcuni familiari delle vittime. Viene escluso per logica il doppio suicidio, pure teoricamente possibile: la 96enne non sarebbe stata in grado di andare in cucina per prendere il coltello. Né si può ipotizzare che l’uomo abbia assecondato una sua richiesta prima di uccidersi.
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