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Periferie sguarnite di vigili, una pacchia per gli incivili

Periferie sguarnite di vigili, una pacchia per gli incivili

NAPOLI. Alle 8.30 del mattino, per introdurre lo scenario quotidiano, subito dopo il Quadrivio ecco la prima auto in sosta selvaggia. Lungo tutto il corso Secondigliano, periferia tra le più sguarnite di vigili urbani insieme all’area Est, ciò accade regolarmente e dall’alba al tramonto. Le auto le vedi ferme – a volte con le quattro frecce attivate sembra una ulteriore presa in giro - sulle strisce pedonali dinanzi ai negozi o agli uffici postali come quello di fronte il Commissariato di Polizia, sulle piazzole che delimitano le fermate degli autobus, in prossimità degli ingressi di abitazioni. E tutti hanno sempre una scusa: comprare un pezzo di pane, ritirare dei soldi, effettuare una visita medica. Tale caos, che di pomeriggio in alcuni casi è anche maggiore, è costituito da due principali elementi: l’inciviltà di una parte della popolazione e l’esiguità dell’organico dell’Unità Operativa di Secondigliano-San Pietro a Patierno, di stanza in piazza Giuseppe Di Vittorio al confine con Capodichino dotata più o meno una trentina di effettivi. I vigili urbani del territorio fanno quanto è nelle loro facoltà e anche di più. La conferma arriva assistendo a una scena proprio mentre percorriamo il corso Secondigliano. Un abitante del quartiere, papà di una ragazza con una grave disfunzione, attorno alle 9 chiama i vigili urbani perché il posto per disabili assegnatogli è occupato da un altro veicolo. «C’è un numero predisposto a cui possiamo chiamare ma non dovrebbe nemmeno essere fatto perché lì non ci dovrebbe essere nessuno. Invece, capita più di rado vederlo libero che occupato» si sfoga l’uomo aggiungendo: «Ho dovuto portare mia figlia in braccio sino a casa, sono stato costretto a parcheggiare altrove. Devo dire che i vigili sono arrivati in 5 minuti ma manca il rispetto delle regole, non è colpa della Municipale». I due agenti dell’Unità Secondigliano-San Pietro a Patierno intervenuti chiamano il carroattrezzi e nel frattempo procedono con la verbalizzazione. Poco dopo, ecco la famiglia dell’auto in sosta dove non deve: uno dei componenti, viene verificato, sconta anch’esso una grave invalidità cosa che dichiara ai vigili. «Non abbiamo visto il numero di assegnazione, altrimenti non ci saremmo mai fermati. Eravamo qui per una visita medica e pensavamo che questo posto fosse per disabili, la multa è giusta» dice una parente. Alla fine, il danno è limitato: inevitabilmente c’è la multa da 60 euro per inottemperanza all’articolo 188 del codice stradale e tre punti della patente scalati ma almeno è scongiurata la rimozione del veicolo. Il fatto appena descritto, dal quale esuliamo ogni giudizio rispetto alla situazione vissuta, conferma la necessità di regolamentare la sosta e la circolazione in una una periferia fitta di persone e negozi come Secondigliano. E la presenza maggiore di Polizia municipale, appare come uno dei punti cardine di questo percorso organizzativo. «Dovrebbero girare di più a piedi anche qui e controllare prima che nessuno sia in sosta vietata, men che mai sui posti assegnati ai disabili» aggiunge un altro papà che vive una storia simile. «Spesso accade che per un periodo la Polizia municipale ci dà dentro con le multe per poi sparire. Occorre una presenza continuativa».

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