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31 Gennaio 2023 - 07:43
NAPOLI. Secondo gli inquirenti avrebbero ingaggiato una guerra all’ultimo sangue con i rivali del gruppo Cifrone, gettando per anni nel terrore il quartiere Miano. Dopo la stangata rimediata nel processo di primo grado, quando hanno incassato oltre tre secoli di carcere, ras, affiliati e fiancheggiatori del clan Balzano-Scarpellini tornano alla sbarra per la conclusione del secondo grado di giudizio. La Sesta sezione della Corte d’appello di Napoli ha sostanzialmente confermato l’impianto accusatorio, tanto da infliggere ben 33 condanne, alcune delle quali hanno sfiorato i vent’anni di reclusione. Il collegio presieduto da Aldo Polizzi ha però rivisto al ribasso le pene inflitte a ben 26 imputati, a gran parte dei quali sono state adesso concesse le attenuanti generiche. Due di loro hanno invece ottenuto il riconoscimento del vincolo della continuazione con un’altra sentenza. Premiato dunque il lavoro del collegio difensivo (avvocati Domenico Dello Iacono, Dario Carmine Procentese, Rocco Maria Spina, Leopoldo Perone, Raffaele Chiummariello e Michele Caiafa), che è riuscito a limitare i danni per i propri assistiti. Questo, nel dettaglio, il verdetto pronunciato ieri dalla Corte d’appello, che rideterminato le seguenti pene: Matteo Balzano, 17 anni; Giovanni Borriello, 9 anni; Vincenzo Cangiano, 10 anni; Cira Ciotola, 1 anno; Angelo Contiello, 9 anni e 1 mese; Patrizio D’Aria, 10 anni; Mario De Marinis, 8 anni e 4 mesi; Salvatore De Marinis, 6 anni e 4 mesi; Gianluca D’Errico, 16 anni e 4 mesi; Salvatore Esposito, 8 anni e 10 mesi; Giuseppe Falcone, 8 anni e 10 mesi; Francesco Gervasio, 10 anni; Ciro Mallardo, 8 anni e 10 mesi; Vincenzo Minervino, 4 anni e 2 mesi; Alberto Natale, deceduto nel corso del processo; Cristian Patierno, 8 anni e 6 mesi; Angelo Pesacane, 6 anni in continuazione con altra sentenza; Alessio Peluso, 14 anni e 8 mesi in continuazione con altra sentenza; Salvatore Sansone, 8 anni e 10 mesi; Giovanni Scarpellini, 3 anni e 4 mesi; Salvatore Scarpellini, 16 anni e 4 mesi; Alessio Sepe, 6 anni e 6 mesi; Pasquale Silvestri, 9 anni; Salvatore Silvestri (classe 1979), 19 anni e 8 mesi in continuazione con altra sentenza; Martina Torre, 1 anno e 4 mesi; Maria Trambarulo, 4 anni e 8 mesi; Marco Valentino, 5 anni e 4 mesi; Arcangelo Vitale, 8 anni e 10 mesi. Confermate invece le condanne inflitte in primo grado a Vincenza Carrese, 2 anni e 6 mesi; Luca Covelli (pentito), 8 anni; Gaetano Garnier, 2 anni e 6 mesi; Giuseppe Marciello, 2 anni e 8 mesi; Vincenzo Russo, 1 anno e 4 mesi; Salvatore Silvestri (classe 1973), 2 anni e 6 mesi; Salvatore Velotti, 6 anni e 8 mesi. Tra i reati contestati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli figuravano l’associazione per delinquere di tipo mafioso e l’associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, oltre a svariate accuse di armi e usura. Il gruppo criminale capeggiato da Matteo Balzano e Salvatore Scarpellini si era reso protagonista di una feroce guerra di camorra contro il rivale clan Cifrone.
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