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Camorra di Bagnoli, i D’Ausilio patteggiano

Camorra di Bagnoli, i D’Ausilio patteggiano

NAPOLI. Dopo la stangata rimediata in primo grado, i presunti killer e ras del clan D’Ausilio di Bagnoli provano a correre ai ripari rinunciando ai motivi di appello e chiedendo il patteggiamento. Nell’udienza celebrata ieri mattina innanzi alla Quinta sezione della Corte d’assise d’appello di Napoli il procuratore generale ha, dal canto suo, dato parere favorevole all’istanza degli imputati, ma le riduzioni di pena rischiano di essere piuttosto modeste, come nel caso del boss Antonio D’Ausilio (nella foto a sinistra), che potrebbe ottenere uno sconto di due anni sui 18 già rimediati, del pentito Alessandro De Falco, che otterrebbe una riduzione di tre mesi. Vittorio Albano (nella foto a destra), reduce dall’ergastolo incassato nel rito abbreviato, e Grazia Sarnelli, entrambi difesi dall’avvocato Luca Felaco, hanno invece di “giocarsela” fino in fondo, senza dunque chiedere alcun patteggiamento e senza ammettere gli addebiti. La palla passa adesso al collegio giudicante, chiamato a valutare le richieste di concordato nella prossima udienza fissata per il 13 febbraio. In quella sede dovrebbe tenersi anche la requisitoria del procuratore generale. Poi sarà il turno del collegio difensivo, composto, tra gli altri, dagli avvocati Luigi Poziello, Raffaele Chiummariello, Giuseppe De Gregorio e Carmine Di Somma. Nel marzo scorso il clan D’Ausilio, che aveva incassato sedici condanne, tra cui un ergastolo. Fine pena mai, infatti, per Vittorio Albano, ritenuto uno dei killer del parcheggiatore abusivo Gaetano Arrigo. Condanne severe anche per i ras della cosca di Bagnoli: Antonio D’Ausilio ha rimediato 18 anni di reclusione nonostante la confessione e il riconoscimento delle attenuanti generiche. Il fratello Felice D’Ausilio, poi pentitosi e che potrebbe essere interrogato nella prossima udienza, ha invece incassato 12 anni di carcere. Biagio Ciccarelli aveva rimediato 8 anni; Eugenio Ciotola, 4 anni; Concetta D’Alterio, 2 anni e 6 mesi; Felice D’Ausilio, 12 anni, Alessandro De Falco, pentito, 14 anni; Giuseppe De Falco, 12 anni; Romualdo Diomede, 12 anni; Gaetano Fiorentino, 12 anni; Aniello Mosella, 12 anni; Gianluca Noto, pentito; 6 anni; Maria Poerio, 2 anni e 2 mesi; Daniele Raiano, 6 anni; Grazia Sarnelli, 3 anni, Lucian Mihai Stanica, pentito, 12 anni; mentre Pasqualina Cirella, assolta.

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