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Innocenti feriti in un agguato, pene severe chieste dal Pm

Innocenti feriti in un agguato, pene severe chieste dal Pm

Triplice tentato omicidio tra la folla, chiesti 16 anni a testa per Carmine Nocerino e Francesco Cannola

NAPOLI. Nel micidiale agguato che il 16 giugno del 2021 rischiò di costare la vita a due innocenti, gli operai Enrico Di Maio e Vittorio Vaccaro, oltre che all’obiettivo designato Giuseppe Postiglione, avrebbero avuto un ruolo di primo piano. Sarebbero stati loro, il rampollo della mala di Ponticelli Carmine Nocerino e Francesco Cannola, a dare la battuta al gruppo di fuoco, indicandogli la posizione della vittima prestabilita.

Accusati di concorso in triplice tentato omicidio pluriaggravato, i due imputati rischiano adesso di andare incontro a una condanna a dir poco severa: per loro la Procura ha infatti invocato 16 anni di reclusione a testa. Con la requisitoria che il pubblico ministero ha tenuto ieri mattina entra dunque nel vivo il processo istruito per far luce sul drammatico raid consumatosi un anno e mezzo fa ai Quartieri Spagnoli. Cannola, difeso dall’avvocato Giuseppe De Gregorio, e Nocerino, assistito invece dall’avvocato Domenico Dello Iacono, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato condizionato all’escussione della parte offesa Giuseppe Postiglione, già interrogata in aula nelle scorse settimane.

Prima che i giudici della Undicesima sezione del tribunale di Napoli pronuncino il verdetto, toccherà però al tandem difensivo De Gregorio-Dello Iacono provare a scardinare l’impianto accusatorio. La difesa punterà su alcune zone d’ombra che sarebbero emerse dalle intercettazioni realizzate all’epoca delle indagini e sul tempo particolarmente stretto, appena quattro secondi, nel quale i due imputati avrebbero incontrato i killer e dato loro le indicazioni sul luogo esatto in cui entrare in azione. La pubblica accusa, ritenendo invece schiaccianti gli indizi fin qui raccolti, ha comunque chiesto al collegio di condannare Nocerino e Cannola a sedici anni di carcere a testa.

Per entrambi l’accusa è quella di concorso in triplice tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla finalità mafiosa. La sentenza dovrebbe essere pronunciata entro la primavera. Nocerino e Cannola non sono però gli unici sospettati per l’agguato. Con loro erano infatti finiti in manette il minorenne G.P.M, che avrebbe materialmente fatto fuoco, Giuseppe Basile, Massimiliano Verrano e Mario Marotta.

I fatti ricostruiti sono avvenuti il 16 giugno e il 31 marzo 2021 nell’ambito dell’efferato scontro tra membri di due famiglie rivali dei Quartieri Spagnoli i MazzantiValentinelli e i Verrano-Nocerino che si rendevano responsabili dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio nei confronti di Angela Farelli “’a brioche” nella sera del 31 marzo, nonché di un fallito agguato omicidiario, avvenuto in vico Tre Regine a Toledo il 16 giugno, in cui rimanevano feriti, in modo grave, due ignari passanti, del tutto estranei ai contesti criminali di Montecalvario. Sarebbe stato il più giovane del commando, cioè il minorenne, a premere materialmente il grilletto. La presenza di Giuseppe Postiglione sul posto, era stata segnalata invece da Giuseppe Basile, mentre il ruolo di specchiettisti sarebbe stato svolto da Carmine Nocerino dei “Fraulella” e Francesco Cannola

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