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07 Febbraio 2023 - 10:35
NAPOLI. È prevista per domani l’udienza preliminare per la morte di Ugo Russo, il 15enne ucciso da un carabiniere mentre metteva a segno una rapina in via Generale Orsini. Il giudice dovrà esprimersi sulla richiesta di rinvio a giudizio per il militare che è stato accusato di omicidio volontario aggravato, ovvero avrebbe sparato mentre il ragazzo era in fuga, quindi non per legittima difesa, come da lui sempre sostenuto. Intanto il comitato “Verità e Giustizia per Ugo Russo” che da tre anni si batte per far emergere la verità sull’uccisione del ragazzo da ieri, nei Quartieri Spagnoli e a Montesanto, le zone del centro di Napoli dove viveva il quindicenne, ha organizzato una lenzuolata: sono stati srotolati lenzuoli sui quali sono scritte poche parole: "verità e giustizia". Un’ iniziativa che ripete pari passo quella organizzata a un anno dalla morte del 15enne Il comitato infatti non si è mai arreso chiedendo indagini e referti che potessero accertare la verità dei fatti. Con la chiusura delle indagini preliminari la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio del militare in quanto, secondo le analisi, i colpi esplosi quella notte erano stati quattro. I primi due a distanza ravvicinata, quando il ragazzo, armato di una pistola che poi si rivelerà giocattolo, era accanto all'automobile in cui c'erano il carabiniere e una ragazza, dopo la ricostruzione secondo gli inquirenti sarebbe del carabiniere che esce dall’auto e spara mentre Ugo Russo sta raggiungendo il suo complice sul motorino. Questi successivi due colpi avrebbero raggiunto il 15enne sotto lo sterno, e alla testa che avrebbe poi provocato la morte del ragazzo.
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