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08 Febbraio 2023 - 16:07
È stata rinviata al 9 marzo l'udienza preliminare sull'omicidio del quattordicenne Ugo Russo, il giovane ucciso a Napoli da un carabiniere, la notte tra il 29 febbraio del 2020, mentre, armato di una replica di una pistola, tentava di rapinare, con un complice, l'orologio Rolex del militare. La decisione è stata adottata dal gup Tommaso Perrella dopo avere ammesso le parti civili, i genitori e il fratello della giovanissima vittima.
Il giudice, anche sulla base di alcune perizie balistiche e mediche presentate dagli avvocati del carabiniere (Floccher, Guida e Capone), ha deciso di ascoltare il perito balistico che ha redatto la relazione dell'incidente probatorio. Il professionista sarà ascoltato in video conferenza e non è escluso che possano essere chiesti ulteriori accertamenti ad integrazione. Presente nell'aula 213 del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli la famiglia di Ugo, difesa da un collegio composto dagli avvocati Di Donato, Fusco e Mormile.
Intanto ieri il Consiglio di Stato ha deciso che il murales dedicato al giovane rapinatore ucciso vada rimossa dalla facciata di un edificio ai Quartieri Spagnoli, lì dove era nato il ragazzo. «Rispetteremo la decisione e quando verranno a cancellarlo non ci saranno proteste da parte nostra anche se non siamo d'accordo minimamente» dice Vincenzo Russo, padre di Ugo.
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